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L'azienda

Mosnel, l’arte della pazienza: presentata la “Riedizione” del suo Riserva 2007 Pas Dosé

21 Settembre 2022
Giulio e Lucia Barzanò Giulio e Lucia Barzanò

di Michele Pizzillo

E’ un’azienda con un ricco medagliere di primati la franciacortina Mosnel di Camignone di Passirano.

Intanto la storia più recente (di una tenuta che risale al 1836), iniziata nel 1954 per la scelta di una intrepida ragazza di 18 anni, Emanuela Barboglio, che decise di trasformare la tenuta di famiglia in azienda vitivinicola moderna. Negli anni successi Emanuela accumulerà altri primati come la sperimentazione dei vitigni chardonnay e pinot bianco; il primo vigneto, il Roccolo, riconosciuto a doc; sarà socio fondatore del Consorzio Franciacorta e nel 1995 il suo sarà il primo metodo classico della Franciacorta ad ottenere la docg. E, ormai adulta, Emanuela conquisterà il riconoscimento di “madre del Franciacorta”, lasciando ai figli Giulio e Lucia Barzanò, che adesso conducono un’azienda (Mosnel, in dialetto bresciano significa pietraia e le pietre sono il segno distintivo delle sue vigne) che si estende su 41 ettari, la stessa voglia di essere sempre i primi nelle scelte innovative come, tanto per fare un esempio, il progetto “Riedizioni” e il premio “QdE, Questione di Etichetta” promosso in collaborazione con Adi Associazione Disegno Industriale che ha appena allestito un bellissimo museo a Milano.

E proprio a Milano Giulio e Lucia Barzanò hanno presentato l’ultima etichetta della linea Riedizione, la Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022 e, tanto per deliziare ancora di più il palato dei fortunati partecipanti alla degustazione che hanno organizzato presso il Ristorante Terrazza ubicato al quarto piano nel palazzo del Centro Svizzero, hanno aggiunto altre tre bollicine, quasi introvabili sul mercato: Franciacorta Pas Dosé Riserva 2007 QdE 2014, 2006 QdE 2012 e 2004 QdE 2010. E, in più, con un super-campione nella gestione della degustazione come Nicola Bonera, sommelier e direttore editoriale della guida Ais Vitae, ha descritto l’oro frizzante versato nei calici, con al centro il campione – la riserva che ha richiesto la pubblica presentazione – che non è stato definito un vino ma un grande vino. La Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022, infatti, è la più alta espressione dello Stile Mosnel, dove memoria, cura e attesa sono gli elementi che donano eleganza e complessità: con 14 anni di affinamento, nel calice “il passato si fa presente” – che è stato anche lo slogan adottato per la degustazione -, regalando al vino intensità e un sorso raffinato.

“Quello delle Riedizioni è un progetto in cui crediamo moltissimo – ha sottolineato Lucia Barzanò introducendo i lavori della degustazione – Sappiamo che il tempo è il migliore alleato dei nostri Franciacorta e ci emozioniamo ogni volta che assaggiamo un calice in così perfetta armonia. Il lungo riposo sui lieviti dona al vino un carattere unico, bisogna avere la pazienza di attendere”. Lo dimostrano i 14 anni di attesa per questo grande vino che sarà disponibile a breve nei ristoranti e nelle enoteche a circa 96 euro. All’appuntamento milanese i Barzanò sono arrivati anche soddisfatti dal positivo andamento di vendita dei vini di Franciacorta. Secondo Lucia, adesso le cantine sono praticamente vuote, tanto che molti produttori per non deludere i propri clienti, avrebbe rinunciato di mettere da parte un po’ di bottiglie che solitamente vengono utilizzate in occasione di eventi speciali come questo di Mosnel a Milano oppure quelli organizzati dal Consorzio di tutela o dalla Strada del vino di Franciacorta, di cui Lucia Barzanò è stata presidente ed è tutt’ora convinta che sia un ottimo strumento di valorizzazione del vino e del comprensorio del Franciacorta. C’è da aggiungere che la vigne di Mosnel sono condotte in regime di agricoltura biologica e i 41 ettari sono suddivisi in 18 vigneti che – a differenza della particolarità del territorio franciacortini che vede le tenute molto frazionate – i vigneti sono quasi tutti raccolti attorno all’azienda. E, inoltre, i Barzanò, caso molto raro da queste parti, hanno destinato 7 ettari, pari al 15% della superficie aziendale, al pinot bianco. Completano il patrimonio viticolo aziendale chardonnay (70%) e pinot nero (15%) più un ettaro di erbamat, vitigno autoctono di questo territorio. La cantina, invece, si compone di due corpi: nella parte storica – di epoca seicentesca – ci sono gli spazi per la ricezione dell’uva e la vinificazione; la struttura inaugurata nel 2019 è distribuita su 4 piani, di cui 3 sotterranei, destinati allo stoccaggio, all’affinamento, all’imbottigliamento e al confezionamento.

La gamma di Mosnel comprende 4 Franciacorta senza annata, 3 millesimati e una speciale riserva pas dosé “nata per sfidare il tempo” chiosa Bonera. A questi vini, da poco più di un anno, si affiancano quelli del progetto Riedizione, piccole edizioni limitate di vini caratterizzati da una lunga permanenza sui lieviti, come la 2007, protagonista della degustazione milanese. Nella Riserva 2007 Pas Dosé Riedizione 2022 la vinificazione è avvenuta in acciaio per il pinot bianco e in piccole botti di rovere francese per lo chardonnay e il pinot nero. Dopo l’assemblaggio, alla cuvée è stato aggiunto lo “sciroppo di tiraggio” e le bottiglie sono state coricate nelle cantine dell’azienda, dove sono rimaste a contatto con i lieviti per 14 anni. La lenta maturazione ha consentito alla Riserva il raggiungimento di una grande complessità cominciando dal colore oro intenso e brillante, con i profumi che sfumano dall’eleganza floreale di robinia e camomilla alle note agrumate di cedro candito e bergamotto, un tocco di zenzero e pan di spezie. Il sorso è suadente, sapido con una cremosità vellutata al palato e una freschezza tesa e slanciata, che lascia una lunga persistenza e chiude su avvolgenti note di frutta secca.

Il Mosnel di E.Barboglio e Figli
Via Barboglio, 14 
Camignone di Passirano (Bs)
T.  030 653117
www.mosnel.com