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L'azienda

Nasce Heres Sicilia

01 Agosto 2011
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La base logistica, il deposito, il luogo dove il vino stazionerà prima di finire a destinazione è già definita.

E si trova a Palermo, nei pressi del rione vicino alla fiera. È il primo atto di una nuova società di distribuzione del vino. Nasce Heres Sicilia. L’azienda di Cesare Turini (nella foto a sinistra) con sede in Toscana, a Terranuova Bracciolini, nell’Aretino, affermata nel mondo della distribuzione del vino, è pronta a lanciare la scommessa. Ovvero, diventare una società di distribuzione per le aziende siciliane e portare in Sicilia un po’ di aziende italiane in cerca di una rappresentanza più efficace. Lo scopo infatti è duplice, cercare nuovi clienti nell’Isola da distribuire in tutta Italia e portare da Catania a Palermo, da Ragusa a Messina, cantine del resto d’Italia desiderose di giungere ai consumatori siciliani.

Heres, per gli addetti ai lavori, non ha bisogno di presentazioni. Un nome affermato, un marchio solido che rappresenta in esclusiva aziende come Falkenstein, Manni Nössing, Vietti, Le Macchiole, Querciabella (di cui Turini sino a poco tempo fa è stato l’amministratore delegato), Petrolo, Case Basse (ovvero Soldera) e tra le siciliane, Tenuta delle Terre Nere di Marco de Grazia e, più recentemente, De Bartoli, marchio storico oggi passato nelle mani di Sebastiano e Renato a causa della scomparsa del papà, il grande Marco. Ma ci sono anche stranieri come Jean Milan, Fleury e Chateau de La Tour.

Heres è nota anche perché in 11 anni di vita non si è limitata a distribuire il vino nel canale horeca ma anche ad offrire servizi di consulenza per migliorare la stessa gestione delle cantine rappresentate. Un servizio a 360 gradi ritagliato per piccole aziende dall’alto valore aggiunto. Se questi servizi saranno offerti anche in Sicilia, lo si vedrà presto. Certo è che Turini ha l’appoggio nell’Isola di Franco Ruffino (nella foto a destra), uno che conosce produttori e clienti, ristoratori ed enotecai, come pochi, grazie anche alle tante suole di scarpe consumate negli anni.

Ma perché proprio la Sicilia? Probabilmente due considerazioni: la prima è la consapevolezza che il vino siciliano è maturo per creare una società apposita da consentire la distribuzione di un po’ di etichette di alto lignaggio; l’altra: accanto alle produzioni di alto livello la Sicilia sconta le sue difficoltà ataviche nella capacità di proporsi. Come sempre il vero problema dei siciliani è saper vendere. E quindi c’è spazio per chi ha lunga e professionale esperienza. Tra qualche settimana l’atto di battesimo ufficiale.

C.d.G.