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L'azienda

Venchi, dalla Cina messaggio all’Italia: “Pensare fin da ora alle riaperture in Italia”

24 Marzo 2020
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Dopo oltre due mesi cosa fuori dal negozio Venchi di Shaghai. “Finalmente”, dice Daniele Ferrero, primo azionista e amministratore delegato della Venchi, cioccolato d’alta qualità e gelato made in Italy.

Insomma dalla Cina arrivano messaggi di speraza. Ma non solo. C’è una linea della ripresa che va seguita prima che questa avvenga materialmente, ma – dice Ferrero – “cominciare gradualmente a riaprire gli esercizi commerciali, quando la curva del contagio comincerà a scendere. Non dopo, a pericolo scampato. Perché “se sbagliamo i tempi è un problema, qualcuno potrebbe non riaprire”. In Cina i negozi hanno riaperto dopo tre-sei settimane dal blocco. “Bisogna prevedere anche in Italia già ora la Fase 2, quella economica – dice l’imprenditore – Ma chi lo sta facendo”? Per Ferrero l’ideale sarebbe riaprire le attività del Paese “prima di Pasqua”. Gradualmente, però, “per zona geografica, come in Cina”. L’importante è “non ragionare a mesi, ma a giorni. Concentriamoci ora sulla riapertura dell’Italia, che sia cauta sul piano sanitario ma che ci sia, a breve”.

C.d.G.