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L'evento

Torna in Svizzera dopo 20 anni la Fête des Vignerons di Vevey

17 Luglio 2019
festa-vignaioli festa-vignaioli

Dal 18 luglio all'11 agosto

di Michele Pizzillo

Degli eventi popolari che richiamano la storia millenaria della vite e del vino, la Fête des Vignerons di Vevey, che si tiene nel Cantone svizzero di Vaud è sicuramente la più importante e quella da non perdere. 

Intanto perché si tiene praticamente con cadenza generazionale, cioè ogni 20-25 anni (l’ultima risale al 1999) e, poi, per la location, i vigneti del Lavaux, tutelati dall’Unesco perché Patrimonio mondiale dell’Umanità. Cuore della festa è Vevey, dove dal 18 luglio all’11 agosto, per la dodicesima volta, verrà riproposta una festa unica al mondo, nata per omaggiare le tradizioni viticole e il lavoro dei vignerons-tâcherons, i lavoratori delle vigne più meritevoli del Cantone. Non a caso la Fête, fin dal 1797 è organizzata dalla Confrérie des Vigneros, la confraternita dei vignaioli, che da secoli ha il compito di “conservate la coltura e la cultura vitivinicola locale”, ci dice Cindy Maghenzani, dell’Ufficio del turismo del Cantone de Vaud (che comprende anche la regione del Lago di Ginevra), tutti gli anni è a Milano per raccontare ai media italiani le bellezze del suo Cantone, sollecitandone, ovviamente, la massima attenzione. E, di argomenti di mostrare, Cindy ne ha veramente a iosa, a partire dalla Piazza del mercato di Vevey, dove è stata già allestita la spettacolare arena con vista sul Lago Lemano e le Alpi, che a partire dal 18 luglio accoglierà più di 20.000 spettatori. 

L’organizzazione della Fête des Vignerons, anche per questa edizione ha fatto le cose alla grande, affidando la direzione artistica dell’evento a Daniele Finzi Pasca, il regista e coreografo che oltre ad aver lavorato per le Cirque du soleil, ha ideato le cerimonie di chiusura dei Giochi olimpici nvernali di Torino nel 2006 e di Sotchi nel 2014. E chissà che non venga ingaggiato per i giochi invernali di Milano-Cortina del 2026. Il clou della festa sarà lo spettacolo messo a punto da Finzi Pasca: il racconto di un anno di vita della vigna attraverso una ventina di scene che si apriranno e si chiuderanno con la vendemmia, a cui parteciperanno 5.500 persone tra attori, attrici e comparse in costume, accompagnati dalla musica dal vivo eseguita dal Coro della Fête (500 coristi, 300 percussionisti, 150 voci bianche),dalle melodie della Fête (120 musici e fanfare), dalla Big Band (16 musicisti jazz), dai percussionisti (40 elementi), dai 36 Cori delle Alpi, da un Piccolo Insieme (20 musicisti) e dai Pifferi e Tamburi (36 musicisti basilesi). Immancabile la cerimonia della consegna della ricompensa, da parte della Confrérie des Vignerons, ai lavoratori delle vigne per il loro impegno: un momento importantissimo per l’economia locale e, soprattutto, per le cantine premiate che ottengono una grandissima pubblicità a livello internazionale.

Il programma della festa prevede 10 spettacoli diurni e 10 notturni, con la prima rappresentazione in programma il 18 luglio che include l’Incorazione degli operai delle vigne, che avrà luogo alle 7 del mattino. Per tutto il periodo della manifestazione una vasta area di Vevey, dal mattino a notte fonda, sarà riservata ad iniziative di convivialità, alle animazioni musicali e culturali, alla ristorazione: una cinquantina i ristoranti in attività per servire piatti tipici della zona, accompagnati dagli ottimi vini della regione. Mentre le cantine Obrist e Badout, hanno fanno sapere che presenteranno quattro nuovi vini nei ristoranti della città: un bianco e un rosso del Lavaux e un bianco e un rosso dello Chablais. Insieme ai bianchi Dézaley e Yvorne e allo spumante Chardonnay Vodese. Abbiamo notizie che le amministrazioni comunali di molti centri del Cantone, compreso Vevey e Losanna, sono amministrati da sindaci espressione di movimenti ecologisti. Per questo, per vivere in modo ecologically correct l’esperienza della Fête des Vignerons e dalla Ville en Fête, gli organizzatori consigliano di privilegiare i trasporti pubblici oppure l’auto condivisa. L’accesso al perimetro della manifestazione sarà agevolato per chi arriva in treno, bus, battello. In collaborazione con le FFS (Ferrovie federali svizzere) sarà disponibile un’ampia offerta di treni notturni. Mentre Montreux-Vevey Turismo propone di vivere la Fête des Vignerons 2019 pernottando in un hotel della regione. Il forfait proposto comprende: una notte in un hotel a scelta del visitatore; il biglietto per lo spettacolo; una Montreux riviera Card che dà diritto al trasporto gratuito con i mezzi pubblici e alla riduzione sul biglietto di alcune attività di svago; assicurazione in caso di annullamento e rinvio.

Molti alberghi, poi, propongono di le visite alle vigne del Lavaux che, com’è noto, sono Patrimonio Unesco. Le Ferrovie svizzere hanno il Train des Vignes, che conduce ogni ora da Vevey a Chexbres, salendo in mezzo alle vigne. Giunti a Chexbres, si può prendere un trenino turistico su gomma, il Lavaux Panoramic, che porta appunto a Lavaux dove si possono visitare un po' di cantine. Non c’è da annoiarsi, insomma.