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Best in Sicily 2014

Best in Sicily 2014, le motivazioni dei premiati

28 Gennaio 2014
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Grande cerimonia ieri dedicata all'eccellenza Made in Sicily. 

Una festa delle produzioni di qualità che ha acceso il riflettori su una “Sicilia che ce la fa”, portata avanti da uomini che hanno scommesso sul proprio territorio per valorizzarne la storia e la vocazione.

Miglior produttore di vino
Francesco Spadafora
Una certa cocciutaggine mista al favore della natura e a un microclima particolare, requisiti per fare buonissimi vini. Una certa curiosità mai domata, nel voler provare, sperimentare, osare oltre ogni stereotipo. Una visita, poi, in cantina val bene il viaggio per bellezza e unicità. 

Miglior produttore di olio
Natalia Ravidà

Si può essere bravi imprenditori perchè si è bravi a produrre. Si può essere doppiamente bravi imprenditori perchè si è capaci a conquistare i mercati più lontani e più esigenti. Perchè le sue spremute di olive sono un eccezionale biglietto da visita della Sicilia in giro per il mondo. 

Miglior produttore di formaggio
Grazia Sandra Invidiata

Un'azienda casearia modello dove convivono sapienza contadina, tecnologia, naturalità del luogo. Il latte crudo, i pascoli, l'attenzione dell'allevatore. Mix straordinario che porta a prodotti di rara fattura per bontà e rispetto della materia prima. I caciodipendenti non chiederebbero altro. 

Miglior ristorante
Il Cappero del Therasia Resort, Vulcano

Divertirisi a tavola tra piatti eccellenti e cornice di alto livello. Un luogo che è la rappresentazione plastica di quello che dovrebbe essere il mangiare oggi: fantasia, coccole, leggerezza, gusto. Sono gli ingredienti affidati a uno chef che non finisce di sorprenderci per bravura e, dettaglio non secondario, per affabilità. 

Miglior albergo
Villa Carlotta, Ragusa

La scommessa è vinta. Con un design moderno, un'accoglienza di alto livello, una garanzia di relax nella capitale della food valley siciliana. Per riposare bene, per mangiare altrettanto bene. Ogni dettaglio è curato. Un format vincente.u

Migliore pizzeria
Da Vitaliano e Rosanna Fronterré, Rosolini

Se la pizza, quella buona, è soprattutto impasto, quella miscela di farina e acqua, allora questo è il posto giusto. Non cercate effetti speciali. Qui si respira l'essenza e la sostanza di un bravo artigiano che proprio dell'impasto e della lievitazione lunga e vigilata, ha fatto il suo indiscutibile punto di forza. 

Miglior ambasciatore siciliano del gusto nel mondo
Giacomino Drago, Los Angeles

C'è una Sicilia senza tempo nella sua memoria che ha trasportato oltreoceano a 13 mila chilometri di distanza. E di quella memoria ha creato le fondamenta della sua attività di ristoratore negli Stati Uniti d'America tutelando e promuovendo senza tregua il meglio che questa terra possa produrre. 

Miglior fornaio
Tommaso Rizzo

Ci piacciono i pionieri. Quelli che esplorano, che vanno in avanscoperta. Che rischiano. E che magari fanno riscoprire le potenzailità di una terra generosa nel contesto della biodiversità. Se oggi il pane nero di Castelvetrano è una splendida realtà imitata da tanti e invidiata dal resto del mondo molto merito è anche suo. 

Migliore pasticceria
Dolce Incontro, Tortorici

I Nebrodi che resistono, la passione che si fa progetto. Nulla è scontato anche se si fanno dolci. Qui il gioco sembrerebbe facile ma non è così. Lidia Calà fa il suo mestiere senza cercare scorciatoie con la forza della materia prima del territorio in cui vive creando una sorta di paradiso per ogni gourmet. 

Migliore macellaio
Rosario Pennisi

Una salsiccia tra le più buone mai assaggiate. Tagliata al ceppo, come si usa sui paesi dell'Etna. Preparata con cinque tipi di carne di maiale, perché sia saporita, equilibrata e insaccata in un budello rigorosamente fatto a mano. E poi la tradizione che resiste con la preparazione delle frattaglie, la conoscenza dei tagli e l'esperienza di sessant'anni di lavoro. 

Migliore azienda conserviera
Girolamo Balistreri, Aspra, Bagheria

Con l'acciuga alla conquista del mondo. Con un'esperienza imprenditoriale antica che si innova, proiettata al futuro senza ignorare la storia e le radici. E un museo, sorprendente, fiore all'occhiello. Perchè lavorare il pesce e custodirlo nel tempo è un'arte, di tutto rispetto. Ne sanno qualcosa i giapponesi folgorati dalla colatura di alici, condimento di rara bontà.

Migliore Bar 
Russo, Santa Venerina

Un'idea di Europa alle pendici dell'etna. Se è vero come sostiene qualcuno che i bar, i caffè, sono le fondamenta della cultura occidentale come luogo di circolazione delle idee, allora siamo nel posto giusto. Aggiungeteci il piacere di mangiare croissant o granite con materie prime di grande qualità. O un semplice caffè con tutta la cura dei dettagli che richiede un ottimo espresso.