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L'evento

Cooking show/5, Lina Castorina (4 Archi): “Il trucco per far mangiare il cavolo ai ragazzi”

28 Marzo 2015
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(Lina Castorina – foto Mancuso)

È stato condotto da Lina Castorina, chef dei 4 Archi a Milo il quinto cooking show della prima giornata di TastEtna organizzato da Cronache di Gusto presso il Picciolo Resort di Castiglione di Sicilia.

Ingrediente principe del piatto presentato è il cavolo trunzu di Aci, presidio Slow Food. Si tratta di un cavolo rapa coltivato da sempre nel catanese in particolare negli orti di Acireale e delle località vicine. È di piccole dimensioni, ma è riconoscibile perché la parte edule presenta caratteristiche striature violacee, comuni a molti ortaggi coltivati nei terreni lavici dell'Etna. Come tutte le crucifere o brassicacee quali cavoli, ravanelli, broccoletti, contiene molti minerali e vitamine. La ricerca medica attribuisce a questi ortaggi anche una forte azione detossificante, importante per prevenire l'insorgere di forme tumorali. Proprietà esaltate dai terreni di particolare qualità e dall'ambiente in cui viene coltivato. Oggi gli orti non raggiungono l'ettaro di superficie e molte coltivazioni sono estese anche in altre aree dell'Etna a Milo, Adrano e in altri orti della cintura.


(Il cavolo “Trunzu” – Foto Mancuso)

“Nonostante di norma le nuove generazioni non amino il gusto del cavolo, questa pietanza è molto richiesta dai ragazzi nel mio ristorante – spiega Lina Castorina – e usando la fantasia questo ingrediente molto versatile si può utilizzare in mille modi” .
Il piatto è stato accompagnato da un Etna Rosso I Vigneri 2013 coltivato ad alberello da un nerello mascalese e affinato in anfore per sei mesi.


(La pasta “cu trunzu di Aci a stufateddu” – Foto Mancuso)

Pasta cu trunzu di Aci a stufateddu


Ingredienti

  • cavolo 
  • aglio
  • olio
  • pasta
  • salsa di pomodoro
  • cacio ragusano

Procedimento
Tagliare il cavolo e sbollentarlo per una decina di minuti. Quindi rosolarlo in padella insieme all'aglio e olio. A questo punto unite la salsa di pomodoro. Unire la pasta a metà cottura in modo che si impregni del condimento. Mantecarlo con scaglie di ragusano e servire fumante.

M.Z.