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L'evento

Maxi black-out all’Expo, la Biblioteca del Vino trasferita al Cluster Bio-Mediterraneo

22 Maggio 2015
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Le degustazioni di Valle Dell'Acate, Palmento Santo Spirito, Cottanera e Baglio del Cristo di Campobello spostate per l'inconveniente.

 

Un pomeriggio movimentato per la Biblioteca del Vino all’Expo che doveva ospitare le degustazioni di vini di quattro aziende siciliane: Valle Dell'Acate, Palmento Santo Spirito, Cottanera e Baglio del Cristo di Campobello.

Un maxi black-out ha coinvolto vari padiglioni della rassegna universale milanese, mettendo in allarme tutto il sistema di sicurezza. Padiglioni subito evacuati e presidiati dalla forze dell’ordine. Ma la degustazione non è stata annullata. È stata solo spostata al Cluster Bio-Mediterraneo che ha messo a disposizione una delle sue salette grazie all'intervento del commissario strordinario dell'Irvos Nino Di Giacomo. Un po’ piccola in realtà per accogliere tutte le persone che erano prenotate alla degustazione, ma sufficiente a permettere lo svolgimento dell’evento. 

Dopo Valle dell’Acata e Cottanera, si sono alternati Palmento Santo Spirito e Baglio del Cristo di Campobello.

Palmento Santo Spirito, l’azienda etnea, ha presentato un’assoluta novità: il Nero di Sei 2011, un blend all’80 per cento di Nerello Mascalese ed al 20 per cento di Nerello Cappuccio, rosso alla prima vendemmia.
“Messo da parte il disagio – dice Valeria Costanzo di Palmento Santo Spirito – credo che il vino sia piaciuto. Per noi è stata l’occasione per far assaggiare il nostro nuovo vino, ma soprattutto per farci conoscere ai buyer presenti, soprattutto americani. Ora stiamo terminando l’etichettatura del Nero di sei 2012 che sarà inserito nei distributori presenti al padiglione del Vino”.

Dopo Palmento Santo Spirito è toccato a Baglio del Cristo di Campobello che ha presentato “Lu patri”, Nero d’Avola in purezza e Adenzia bianco, metà Grillo e metà Inzolia.
“Degustazioni proficue? Ancora non possiamo dirlo – dice Carmelo Bonetta, titolare della cantina -. Di certo un incontro importante fatto alla presenza di persone che ne capiscono. Organizzazione impeccabile. Nonostante il cambio di location all’ultimo, tutto ha funzionato benissimo. Dispiace solo che molte persone siano rimaste in piedi”.

G.V.