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L'evento

Milano, Ferragosto tra arte e buon cibo: musei e ristoranti aperti

14 Agosto 2018
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(Le Gallerie d'Italia)

di Michele Pizzillo, Milano

Uno può pensare “se a Ferragosto mi fermo a Milano, non rischio di trascorrere una noiosa giornata in perfetta solitudine”?

Attenzione a non esplicitarla ad alta voce questa frase perché si rischia di entrare nella “galleria delle ultime parole famose” della mitica Settimana Enigmistica. E, proprio a proposito di gallerie, “Le Gallerie d’Italia” di piazza Scala, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo, per esempio “restano eccezionalmente aperte mercoledì 15 agosto, proponendo a quanti sceglieranno di stare in città un Ferragosto all’insegna dell’arte”, fanno sapere dell’Ufficio Comunicazione dell’Istituto bancario. E, per di più con ingresso gratuito per visitare la mostra “Arte come rivelazione. Dalla collezione Luigi e Peppino Agrati” che resterà aperta sino al 19 agosto; in questa occasione, sempre con il “biglietto gratuito”, sarà possibile visitare le collezioni permanenti “Cantiere del ’900” e “Da Canova a Boccioni”, con un percorso che inizia con una magnifica sequenza di 13 bassorilievi in gesso di Antonio Canova, ispirati a Omero, Platone e Virgilio e si conclude con quattro capolavori di Umberto Boccioni. Protagonista, comunque, è la pittura dell’Ottocento lombardo.

La mostra “Arte come rivelazione”, curata da Luca Massimo Barbero, invece, presenta per la prima volta al pubblico una selezione di 74 opere estrapolate da una delle più rilevanti collezioni al mondo di arte contemporanea, quella di Luigi e Peppino Agrati, donata con generosità e lungimiranza da Luigi Agrati a Intesa Sanpaolo. Si tratta di capolavori di artisti americani come Andy Warhol, Jean-Michel Basquiat, Robert Rauschenberg e di alcuni dei maggiori protagonisti della ricerca artistica italiana, tra i quali Lucio Fontana, Piero Manzoni, Mario Schifano, Alberto Burri, Fausto Melotti. Con molti di essi, gli Agrati hanno avuto un rapporto di dialogo e di amicizia. Dall’Informale alla Pop Art, dall’Arte Povera alla Conceptual Art fino agli sviluppi degli anni Ottanta, la collezione attraversa e intreccia i movimenti che hanno segnato il percorso dell’arte non solo italiana ma internazionale nella seconda metà del Novecento. 

Per ammirare i capolavori che custodiscono Le Gallerie d’Italia, ci vuole un bel pò di tempo, anche perché le cose belle vanno ammirate con attenzione, senza trascurare l’ipotesi di un “ritorno indietro” per riammirare qualche capolavoro in particolare. Dalle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, in pochi minuti si arriva a Palazzo Reale e al Castello Sforzesco, entrambi aperti a Ferragosto. Perciò, decidendo di visitare anche le rassegne allestite in questi due fantastici luoghi, ci si renderà conto che le 8 ore di apertura dei musei, non basteranno per vedere tutto. E, quindi, il rischio di trascorrere una noiosa giornata di Ferragosto a Milano, non c’è proprio. A Palazzo Reale, per esempio, fino al 2 settembre c’è l’esposizione “Impressionismo e avanguardie. Capolavori dal Philadelphia Museum of Art”. Si tratta di una selezione di 50 capolavori provenienti da uno dei più importanti e storici musei americani, un’occasione unica per ammirare opere dei più grandi pittori a cavallo tra Ottocento e Novecento nel loro periodo di massima espressione artistica, in un allestimento studiato per valorizzare ogni singola opera di una storia di grande collezionismo americano. Oltretutto Filadelfia è stata la capitale del collezionismo d’arte dalla metà dell’Ottocento e l’esposizione vuole essere il racconto di una storia che ha visto protagonista il suo museo ed i collezionisti che hanno contribuito al suo arricchimento.
 

Mentre il Museo d'Arte Antica del Castello Sforzesco, nella Sala degli Scarlioni, accoglie alcuni capolavori della scultura rinascimentale lombarda, contraddistinta dall'imponente nicchia in pietra serena realizzata alla metà degli anni’50 del Novecento dallo studio di architettura BBPR come allestimento della Pietà Rondanini di Michelangelo e presenta per la prima volta al pubblico un'inedita interpretazione di Barry X Ball (63 enne scultore californiano) della Pietà michelangiolesca. Scolpita in onice bianco iraniano la Pietà (2011-2018) entra in ideale dialogo con la scultura originale di Michelangelo, ora esposta nel nuovo “Museo della Pietà Rondanini” presso l'Antico Ospedale Spagnolo, nel Cortile delle Armi del Castello. Nella prima parte della Sala XV è inoltre allestito il potente Pseudogroup of Giuseppe Panza (1998-2001): un ritratto in nove esemplari in marmo della Macedonia realizzati da Barry X Ball da un calco del volto del celebre mecenate, in cui l’artista guarda il suo soggetto ispirandosi alla ritrattistica romana di età repubblicana. Panza divenne collezionista delle opere dello scultore americano sin dai primi anni ’80.

E, visto che siamo a Ferragosto, Intesa Sanpaolo aprirà anche Le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, a Vicenza, sempre con ingresso gratuito, per fare ammirare la collezione permanente di arte veneta del Settecento e l’esposizione “La seduzione. Mito e arte nell’antica Grecia”, progetto espositivo dedicato alla valorizzazione della raccolta Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche. Il Museo della scienza “Leonardo da Vinci” di Milano, in collaborazione con la Pinacoteca di Brera, a Ferragosto apre le porte per fare ammirare la mostra “Leonardo da Vinci Parade”, proposta in una visione d’insieme inedita, storicamente affascinante e di grande impatto visivo, i modelli storici leonardeschi e gli affreschi di pittori lombardi del XVI secolo, concessi in deposito nel 1952 da Fernanda Wittgens, allora direttrice della Pinacoteca, a Guido Ucelli, fondatore del Museo. Parade è una festa, in cui si esibiscono in parata sul palco del museo modelli e affreschi, in un accostamento insolito di arte e scienza. Un percorso evocativo permette di attraversare i diversi campi di interesse e studio di Leonardo sul tema dell’ingegneria e della tecnica, valorizzando in questo modo la collezione storica con cui il museo apriva al pubblico nel 1953, in occasione dei 500 anni della nascita del Genio di Vinci. 

Ritornando al Ferragosto milanese, qualcuno si chiederà “dove faccio una breve sosta per ristorarmi”? Il tragitto Piazza Duomo (Palazzo Reale), Galleria Vittorio Emanuele che sbocca in piazza della Scala, via Dante che porta al Castello Sforzesco, è zeppo di ristoranti e caffè che propongono anche piatti della cucina tipica milanese. E, quindi, senza perdere l’obiettivo di visitare tutto quanto è possibile, ci si può ristorare anche velocemente.