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L'evento

San Vincenzo dell’Amarone, buona la prima a Castellammare del Golfo. E con Beaune…

28 Aprile 2022
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Importanti vini francesi ed italiani, molti siciliani, da degustare nella terrazza a mare di piazzale stenditoio o direttamente sull’acqua in una suggestiva zattera panoramica.

Affluenza di esperti, buyer ma anche interessati, grandi chef e degustazioni: dalle ostriche al foie gras e cous cous, passando per i pasticcini di mandorle di Avola e pistacchi di Bronte ai formaggi, pane, olio, dolci e altre specialità locali. Si è chiusa ieri sera in piazzale stenditoio a Castellammare del Golfo in provinia di Trapani “San Vincenzo dell’amarone”, la kermesse che ha unito le città di Castellammare del Golfo e Beaune nota per i vini di Borgogna e l’arte fiamminga. “Soddisfatti per la buona riuscita della manifestazione. Un momento di condivisione, crescita e promozione territoriale con eccellenze enologiche, gastronomiche e professionisti, in un’atmosfera particolare, accogliente e suggestiva che la nostra città offre ai visitatori – afferma il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo – Ieri mattina al palazzo comunale la firma, con la vicesindaco Ariane Dierickx della manifestazione d’intenti e il già avviato partenariato con la città francese di Beaune per uno scambio di iniziative culturali, turistiche e vitivinicole”. Le due città si sono unite dopo uno scambio istituzionale pre-pandemia quando Alain Suguenot, sindaco di Beaune, in Borgogna, è stato raggiunto dal sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Rizzo.

Ieri nello scenario suggestivo di piazzale stenditoio, circa 50 viticoltori provenienti dalla Borgogna ed altri dall’Italia, in particolare dalla Sicilia, chef francesi ed italiani. Il nome dell’Amarone, pur derivando da una produzione vinicola veronese, è anche quello di un rinomato ristorante italiano a Beaune di Alberto Iacono, appassionato di gastronomia ed enologia, che una volta all’anno riunisce a Beaune viticoltori e ristoratori provenienti dall’Italia e dalla Borgogna. Da Alberto Iacono parte l’evento che si è realizzato anche a Castellammare che ha permesso di scoprire produzioni vinicole e prodotti artigianali tipici della Sicilia.

Presenti alla manifestazione produttori come Bernard Noblet, Dal forno romano, produttore per eccellenza dell’Amarone, Tasca d’Almerita, Domaine Bruno Clair, la cantina alcamese “Aldo Viola” insieme a “Tasca D’Almerita” oggi tra le 24 cantine al mondo (1 delle 3 italiane) a ricevere il “Robert Parker Green Emblem 2021”. Poi “Terre di Bruca” di Castellammare del Golfo. Tra gli chef: Nunzio Iacono (chef dell’Agastache, una stella Michelin); Julien Perrier, (una stella Michelin); Nicolas Isnard, che ha creato “l’uovo perfetto (2 stelle Michelin); Tony Lo Coco, ristorante “I Pupi”, a Bagheria in provincia di Palermo (una stella Michelin); Giuseppe Giuffrè, ambasciatore del gusto “Made in Sicily”, Giuseppe Russo del ristorante Zero a Castellammare del Golfo, cresciuto al fianco del tedesco Heinz Beck, chef del ristorante La Pergola, premiato con 3 stelle Michelin, Marco Martini (una stella Michelin), Rosanna Marziale (una stella Michelin), Iside De Cesare (una stella Michelin). Quindi cooking show proposti da giovani imprenditori di ristoranti gourmet: Alessandro Ganci e Giuseppe Cammarasana, Giuseppe Mazzara del ristorante “La Cialoma” di Scopello, H80 Fame e il Rosmarina di Castellammare del Golfo. Ottimo condimento quello dell’olio extravergine di oliva biologico estratto a freddo “Castello Inici”. Molto apprezzato lo spettacolo musicale di tre artisti siciliani: Serena Rispoli, attrice e cantante che da più di vent’anni vive a Parigi, e da sempre tiene a mantenere un ponte tra i suoi due paesi; Massimo Laguardia, grandissimo percussionista oggi svizzero di adozione; Salvatore Meccio, poli-strumentista, liutaio, restauratore che esercita la sua arte a cavallo tra Svizzera, Francia e Italia.

C.d.G.