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L'incontro

Usa. Le cantine italiane incontrano i parlamentari del Wine Caucus

19 Luglio 2012
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Negli Stati Uniti, infatti, l'industria vinicola ogni anno muove 162 miliardi di dollari.

Dà lavoro a oltre 1 milione di persone. Un comparto che diventa sempre più forte ma che ancora si dimostra fortemente sensibile alle etichette italiane. Tanto che è  tra quelli di riferimento per l'export tricolore, al terzo posto dopo Germania e Inghilterra nel 2011, con 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), per un controvalore di 1 miliardo e 248 milioni di dollari.

Numeri che per l'ambasciatore italiano Claudio Bisognero sono il risultato delle eccellenti relazioni stabilite negli ultimi anni tra il Ministero delle Politiche Agricole, la Guardia di Finanza e le agenzie USA responsabili della tutela del consumatore. Lui insieme a Veronafiere e il Wine Caucus, la commissione del Congresso degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione federale di settore, accolgono alla Capitol Hill di Washington le cantine italiane che partecipano al Vinitaly World Tour per un incontrosul mondo del vino italiano nel panorama degli scambi con gli Usa. 

Per il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani “Il mercato statunitense  va costantemente presidiato e sensibilizzato per mantenere e migliorare le performance raggiunte. Per questo Veronafiere attraverso i propri marchi forti, quali Vinitaly e Vinitaly World Tour è presente da molti anni sulle maggiori piazze mondiali”. 

L'evento è di quelli storici: per la prima volta una delegazione di operatori formata dai più famosi produttori vinicoli del Paese e da Veronafiere è stata ricevuta nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington.  A fare gli onori di casa al Congresso Mike Thompson, presidente e fondatore del Wine Caucus, che ha sottolineato come il mondo legato al  vino sia un settore molto importante per le economie delle due nazioni.

Nel 2011, verso gli Stati Uniti sono stati esportati 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), per un controvalore di 1 miliardo e 248 milioni di dollari, (+16% sul 2010). Obiettivo dell'incontro, la presentazione di alcune delle più note aziende vinicole del Paese che esportano negli Stati Uniti. Ad essere analizazati gli scenari presenti e futuri del comparto vinicolo statunitense, fortemente influenzato dal prodotto italiano che costituisce un terzo delle importazioni totali, sia per quantità che valore.
   
All'audizione sono presenti Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, Cristina Mariani-May della Cantina Castello Banfi, Marilisa Allegrini della Cantina Allegrini, Daniela Mastroberardino della Cantina Terredora, Matteo Lunelli, delle Cantine Ferrari, Luca Paschina della Casa Vinicola Zonin/Barboursville Vineyards e Odila Galer-Noel in rappresentanza del GIV, Gruppo Italiano Vini.

C.d.G.