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L'iniziativa

Fare il formaggio può riabilitare, il corso di caseificazione al carcere minorile Malaspina di Palermo

13 Gennaio 2014
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Perfetta conclusione per il corso di caseificazione, riservato agli ospiti della Casa Circondariale Malaspina di Palermo organizzato dall'Istituto Zooprofilattico con la collaborazione del Soroptimist International Club di Palermo.

 Quattro giorni di lavoro, in cui i ragazzi del Malaspina hanno imparato a produrre ricotta e formaggi, non solo con lezioni frontali, ma anche con esercitazioni pratiche. La cerimonia della giornata conclusiva ha visto la partecipazione tra gli altri, Santo Caracappa, Rossella Lelli, rispettivamente direttore interprovinciale e sanitario dell’Istituto Zooprofilattico,  il direttore del penitenziario Michelangelo Capitano e Amalia Settineri, procuratore della repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Palermo. 


“Ringrazio tutti per aver contribuito a realizzare questa iniziativa, utile a trasformare la detenzione in occasione di crescita” afferma la Settineri. Bisogna che i ragazzi abbiano un progetto di vita, dimostrino di avere delle capacità perché questa è una condizione temporanea e il carcere deve essere interpretato solamente come uno spazio fisico e non mentale” – conclude il magistrato. Soddisfazione esprimono anche i dirigenti dell'IZS: “Quello che vogliamo trasmettere – dichiarano Caracappa e Lelli – è l’educazione sanitaria e l’attenzione per la pulizia. I ragazzi erano tutti muniti di guanti e cappellini, segno che hanno appreso appieno il senso del lavoro svolto e questo ci inorgoglisce. L’Izs della Sicilia,  ha tra i suoi compiti quello di fare attività sociale ed educazione sanitaria. Per noi questo corso  è stato un'occasione di crescita non solo personale. Vedere questi ragazzi lavorare con impegno e dedizione, ha incoraggiato anche il direttore del penitenziario Capitano che esprime così il suo pensiero: “Sono contento che i miei giovani siano riusciti a impegnarsi in attività come queste che gli consentono, in poco tempo, di apprezzare il frutto concreto del loro lavoro”. In una delle sale del carcere, un banchetto con dolci a base di ricotta e formaggi preparato dai ragazzi è stato offerto a tutti gli ospiti intervenuti.