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L'iniziativa

La “prima” alla Scala di Milano: la cena di gala sarà preparata dal tristellato Enrico Bartolini

02 Dicembre 2019
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(Enrico Bartolini – ph Paolo Chiodini)

Sarà lo chef Enrico Bartolini a firmare il menu della Cena di Gala che si terrà alla Società del Giardino al termine della Prima che inaugura la stagione scaligera 2020, come vuole la tradizione nel giorno della festività di Sant'Ambrogio.

Ad aprire quest'anno il cartellone del teatro meneghino, considerato “il tempio dell'opera” dai melomani di tutto il mondo, la Tosca di Giacomo Puccini. In omaggio al compositore, con cui lo chef condivide le origini toscane, Bartolini – che ha da poco riportato le tre stelle Michelin a Milano – preparerà un menu ricercato che fonde tradizione e modernità, interpretando antichi sapori e ingredienti di territorio con la raffinata visione contemporanea che caratterizza la sua cucina. Il menu si aprirà con un antipasto che onora la più autentica tradizione toscana: Minestra di cavolo nero e piccione (carne fra le più pregiate e assai apprezzata dall'aristocrazia dell'epoca), e Ceci, seppioline e cacciucco, un grande classico della cucina livornese. Il primo piatto è un “icon dish” dello chef: Risotto rape rosse e salsa gorgonzola che Bartolini ha per l'occasione “ribattezzato” Omaggio a Cavaradossi, il protagonista maschile dell'opera pucciniana innamorato di Tosca; il secondo piatto, Tenerezza di Vitello, rivisita una pietanza “classica” con un ingrediente esotico e speziato come la curcuma, e sarà accompagnato da una millefoglie di funghi e patate. E per concludere in dolcezza, la golosità dello Zabaione: uno dei dolci più classici della tradizione italiana, montato al momento con i profumi mediterranei della nostra penisola e servito su un albero di arance e cioccolato fondente.

“Sono onorato – commenta Enrico Bartolini – di essere stato scelto da Caffè Scala per la realizzazione di questa cena che è per Milano un evento di straordinaria importanza. Con Salvatore Quartulli, anima di Caffè Scala, abbiamo studiato un menu che potesse esprimere l'essenza della nostra grande cucina italiana interpretando in chiave moderna ingredienti e piatti lombardi e toscani in un'armonia di sapori”

C.d.G.