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L'iniziativa

A Milano pranzo di Pasqua di solidarietà: tre chef cucinano per 150 senzatetto

11 Aprile 2020
Eugenio_Boer Eugenio_Boer

di Michele Pizzillo

Tutto è cominciato poco più di un mese fa con un grembiule e un messaggio di incoraggiamento all’Italia affinché continui a “sfornare” idee e progetti e a fare del bene.

Era il concept della campagna social #milanokeepsoncooking ideata dal team dell’agenzia Alessia Rizzetto Pr & Communication che, facendosi portavoce del malcontento generale della categoria per il momento di difficoltà dovuto all’emergenza sanitaria in corso, decideva di mettere a disposizione il proprio know-how, la propria creatività e i propri contatti per contribuire a sbloccare la situazione. L’obiettivo, dicono i responsabili dell’agenzia, è quello di rilanciare l’attrattività su scala nazionale e internazionale della gastronomia made in Italy, di cui Milano è una delle roccaforti indiscusse, senza per questo ignorare le misure precauzionali imposte dalla grave emergenza sanitaria in corso. Tant’è che #milanokeepsoncooking è poi diventata #italiakeepsoncooking, con il coinvolgimento di oltre un centinaio di cuochi a livello nazionale per condividere idee in cucina durante il lockdown e raccogliere fondi a favore dell’ospedale “Luigi Sacco” di Milano, in prima linea con la sua terapia intensiva nella lotta contro il Covid-19.

(Eugenio Roncoroni)

Dalla raccolta fondi, per Pasqua, a Milano, si è arrivati all’erogazione di una colazione gourmet. E sì, perché tre cuochi solidali che hanno preso parte alla campagna solidale “Milan Keeps On Cooking” hanno deciso di offrire le loro portate gourmet a 150 poveri, con il pranzo di Pasqua che sarà consumato presso il Centro Sant’Antonio, in collaborazione con “Equoevento Lombardia”, organizzazione senza scopo di lucro che dal 2013 recupera e dona le eccedenze alimentari a enti caritatevoli, case famiglia, poveri e bisognosi. Così si scopre che la solidarietà genera solidarietà perché dopo aver mostrato a migliaia di utenti come realizzare le loro ricette a casa sull’account Instagram @milanokeepsoncooking, gli chef Eugenio Boer ed Eugenio Roncoroni e il pastry chef Gianluca Fusto, hanno unito le proprie forze per prepararli loro i piatti che verranno serviti il giorno di Pasqua a chi una casa purtroppo non ce l’ha.

(Giancluca Fusto)

Questo il menù. Eugenio Boer, lo chef italo-olandese proprietario del ristorante [bu:r], proporrà una pasta alla norma. Eugenio Roncoroni, giovane chef del ristorante “Al Mercato” preparerà un ragù di manzo, polenta e pecorino. Al dessert ci penserà Gianluca Fusto, pastry chef di fama internazionale, che a tutti i commensali offrirà un fondente al cioccolato e nocciole. Sono tre ricette semplici, ma preparate da tre cuochi d’eccellenza, per regalare agli indigenti una giornata all’insegna del buon cibo e uno spiraglio di speranza. I piatti, confezionati in sacchetti personalizzati da messaggi di auguri da parte dei tre chef, verranno consegnati domenica grazie anche al supporto dei volontari di Equoevento Lombardia.

E, così, l’idea dell’agenzia di Alessia Rizzetto di raccogliere fondi – attraverso la vendita di uno speciale grembiule riportante la scritta “Milano keeps in cooking” a favore dell’Ospedale “Luigi Sacco”, si arricchisce di un altro bell’episodio di attenzione per chi, ogni giorno, ha difficoltà a trovare un semplice pezzo di pane per sfamarsi. E, dice Alessia Rizzetto “crediamo sia più che mai opportuno sottolineare che Milano, città dinamica, creativa e produttiva per eccellenza, non si ferma, anzi continua a “cucinare” piatti, idee e opportunità, nonostante l’epidemia di Covid-19 ci abbia costretto giocoforza a cambiare per il momento il nostro stile di vita. Ci prestiamo quindi a fare da cassa di risonanza a un messaggio di ottimismo che parta dai cuochi milanesi e che speriamo possa raggiungere il pubblico e le istituzioni, affinché torni l’entusiasmo nell’uscire di casa per godersi il piacere di un pranzo al ristorante e si attivi un supporto concreto e immediato al mondo della ristorazione in un momento di grande difficoltà come questo che stiamo vivendo”.