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L'iniziativa

Anche i portoghesi sanno bere molto bene: e nei calici spuntano i vini dell’Etna

24 Gennaio 2020
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(Andre Ribeirinho ed Erik Klein)

di Erik Klein, Lisbona

Ho ricevuto un invito per partecipare ad un evento veramente speciale: una giornata dedicata al meglio che ci sia del vino portoghese. Ma non solo…

Da 10 anni ormai il mio caro amico Andre Ribeirinho (corrispondente portoghese per la rivista Decanter e Pocket Wine Book), con la sua squadra di giovani appassionati collaboratori, organizza un avento chiamato “Adegga Winemarket” con lo scopo di avvicinare il produttore e il consumatore. Ogni anno riesce ad organizzare almeno due edizioni di questo evento. E dopo 10 anni, di edizioni ne ha già fatte 29, con una crescita costante in termini di presenze sia di produttori che di winelover.


(La folla di winelover ad Adegga Winemarket)

Tutto inizia con la ricerca di una location perfetta, un po' trendy, un po' chic, un po' alla moda, insomma una combinazione di parametri che Andre di anno in anno nella sua testa cambia a seconda dell’evoluzione del mercato e delle preferenze del consumatore. Una cura dei dettagli maniacale. Nulla è lasciato al caso. Andre, dopo aver partecipato all'edizione 2019 di Taormina Gourmet, è rimasto folgorato dai vini dell'Etna. E li ha voluti al suo evento di Lisbona. Il fascino dei vini del Vulcano siciliano ha conquistato i winelover di Lisbona e li ha trasformati in un istante in veri “Etnalover”. Si perché conoscere il carattere minerale dei vini vulcanici è stata la novità più emozionante di questa edizione invernale e ha permesso a cinque principali produttori siciliani di mostrare (per la prima volta in Portogallo) le loro piccole produzioni, con i loro vigneti piantati sulle pendici dell'Etna, il vulcano più grande e più attivo d’Europa. I grandi protagonisti dell’Etna, Benanti, Feudo Cavaliere, Monteleone, Passopisciaro e Tenute Bosco, sono stati affiancati da un paio di viticoltori delle Isole Azzorre. Con i loro vini vulcanici, hanno contraddistinto questa degustazione esclusiva. La scommessa sui vini caratterizzati dalla mineralità dei suoli vulcanici, realizzati principalmente con vecchie viti e con una produzione molto limitata, è stata vincente. La creazione di questa nuova categoria – Adegga Volcanic – ha messo in evidenza una viticoltura eroica, caratterizzata da pendii ripidi, altitudini elevate e condizioni spesso averse.

Tornando all’evento, posso solo dire “wow”. Sei ore di un’intensità mai provata nella mia modesta carriera da export manager. Tra il pubblico ho trovato un interesse genuino, tante domande, pazienza di aspettare anche mezz’ora per un assaggio. Insomma, un pubblico sofisticato, esigente che, in 10 anni di Adegga Winemarket è stato educato al concetto di qualità assoluta. Andre Ribeirinho ci tiene a precisare che Adegga WineMarket è un evento enologico completamente diverso. Per iniziare, tutti i produttori che presentano i vini ad Adegga sono attentamente selezionati e questo garantisce una qualità generale durante le degustazioni. Attraverso un negozio online dedicato (che è aperto solo per 10 giorni), Adegga mette in vendita tutti i vini che si trovano in degustazione che saranno poi consegnati comodamente a casa. Inoltre, per aiutare i consumatori a ricordare i loro vini degustati, Adegga ha creato un “bicchiere di vino intelligente” che, dopo l’evento, invia una e-mail con la lista completa dei loro vini preferiti. Una genialità vista in azione per la prima volta. In futuro, Adegga ha in programma di organizzare altri eventi Adegga WineMarket in Europa. Chissà, magari un giorno arriverà anche in Italia.