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L'iniziativa

Bologna, gli studenti erasmus a lezione di Made in Italy”: “Non solo pizza e spaghetti”

16 Novembre 2015
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da Bologna, Ilaria de Lillo

Tra una lezione di filologia dantesca e una di chimica organica, gli studenti internazionali a Bologna vanno a lezione di food&wine made in Italy. Preparare un esame, inseguire i professori e reperire libri diventa più piacevole se intervallato da pause a base di lasagne, cotoletta alla petroniana e Sangiovese. 

Accogliere gli studenti stranieri e promuovere il Made in Italy è l’obiettivo di Esn ed Eseg, associazioni no profit che ogni anno reclutano più di 1.500 tesserati e sono a disposizione con un team di ragazzi volontari per offrire svariati servizi. Una panoramica sulla cultura culinaria italiana è uno di questi.
L’Alma Mater Studiorum ospita più di 2 mila studenti all’anno provenienti da qualsiasi parte del mondo che, tra una lezione e l’altra, hanno la possibilità anche di conoscere sapori e tipicità dell’enogastronomia italiana in parte già nota nell’immaginario internazionale. Del resto, che si vada in Francia, in Germania, in Inghilterra, Italia fa sempre rima con pasta e pizza, e venendo a Bologna gli studenti hanno la possibilità di scoprire che c’è molto altro. Queste associazioni hanno un ampio programma di attività tra gite, escursioni in giro per l’Italia e degustazioni a tema. Il tutto è finalizzato a godere al meglio dell’esperienza in Italia vivendo anche il piacere culinario come un momento didattico: imparare a degustare un Pignoletto piuttosto che un Nero d’Avola, assaggiare le vere tagliatelle al ragù bolognese ben diverse dagli spaghetti, provare a impastare pane casereccio, farcire tortellini e sformati.

Così Bologna si presenta ai suoi studenti internazionali: dotta e grassa. Per permettere agli erasmus di fare esperienza diretta del food&wine made in Italy le associazioni sono convenzionate con dei locali della città appassionati di promozione enogastronomica italiana. Come “Il Cucchiaio d’Oro”, in piena zona Universitaria, che dedica l’attività dell’Osteria e del Ristorante proprio agli studenti. “Proponiamo menu della tradizione e più di 400 etichette tra vini e birre – spiega il titolare Michele Interlandi – pensato proprio per i tanti studenti che passano ogni giorno di qui. Prodotti locali, così i nostri amici erasmus possono conoscerli e amarli, di qualità ma a prezzi accessibili. Non andiamo a ricercare l’altolocato o cucine di altre culture, la nostra è forte e va promossa. Dopo aver mangiato un piatto di tagliatelle al ragù e bevuto un Sangiovese, cosa desiderare di più?”.

La stessa domanda l’abbiamo rivolta agli studenti erasmus. La risposta all’unisono è stata: “Tagliatella is the best, italian food the number one”. Benvenuti in Italia.