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L'iniziativa

Dal Musée du Chocolat agli atelier dei maestri cioccolatieri, ecco come scoprire Bruxelles

26 Novembre 2012
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Sbizzarirsi con il cioccolato. Gli appassionati e i “dipendenti” potranno farlo al Musée du Cacao et du Chocolat di Bruxelles.

Per un mese intero un maitre-chocolatier spiegherà e mostrerà ai visitatori del museo i segreti e le arti del mestiere tra i più invidiati al mondo. Un laboratorio creativo dove apprendere ogni cosa su come preparare le praline in modo artigianale, dai mendiant alle organette. 


Musée du Cacao et du Chocolat

Fino al 31 dicembre, dal venerdì al lunedì, ecco un  modo insolito di visitare la capitale belga, dove la tradizione del cioccolato risale a 400 anni fa. L'occasione per scoprire la città prendendo le “vie del cioccolato”. Il legame di Bruxelles con il cioccolato risale al 1500, ai tempi dell’imperatore Carlo V, re di Spagna ma belga di origini. Dall’America, da poco scoperta da Cristoforo Colombo, era arrivata la pianta del cacao e nel Sacro Romano Impero. Bruxelles fu la prima a usare la bevanda amara che si ricavava dai suoi semi e la prima ad addolcirla con lo zucchero. Il cioccolato solido, poi, entrò nelle pasticcerie soltanto nell’Ottocento e all’inizio del Novecento sempre i belgi diedero vita, sempre per primi, alle creazioni più sfrenate dei cioccolatini per forma e per ripieno.

In tutto il Paese il cacao viene sublimato in cioccolatini di fattura artigianale, piccoli capolavori di architettura pasticcera. Per assaporarne le tantissime varianti un itinierario goloso. Si comincia da uno dei palazzi più belli della Grand’Place, nel cuore storico della città, che ospita la Maison des Maîtres Chocolatiers Belges, accademia, tempio del cioccolato dove si tengono conferenze, corsi di cucina, degustazioni e dove si possono acquistare le creazioni dei migliori maestri del cioccolato del Belgio. 


Maison des Maîtres Chocolatiers Belges

Non lontano dalla Maison c’è Planète Chocolate, negozio con sala degustazioni, dove si può prendere una cioccolata calda spillata dalla fontana, e piccolo museo sulle specialità dolciarie della capitale. L’indirizzo più tradizionale resta comunque Godiva Chocolatier, sempre sulla Grand’Place, aperto dal 1926 dove si può assistere alla creazione delle migliori pralines del Belgio.


Godiva Chocolatier

Altrettanto tradizionali sono il negozio-ristorante-sala da tè e gelateria Wittamer, uno dei ritrovi più chic , e Galler Chocolatier, fornitore ufficiale della Corte del Belgio. C’è un atelier anche nel prestigioso negozio di Laurent Gerbaud Chocolatier che vende creazioni dolciarie in tutto il mondo, icona del comparto per la qualità del cioccolato e per quella delle materie prime utilizzate: le spezie dall’Oriente, le nocciole dal Piemonte e i pistacchi dalla Sicilia. Infine, Pierre Marcolini Chocolatier, laboratorio-negozio che crea cioccolatini e creme per i suoi tanti punti vendita in diversi Paesi del mondo.


Laurent Gerbaud