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L'iniziativa

DeGustibus, la guida al food & beverage mediterraneo

22 Dicembre 2011
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“Il cibo può essere medicina o veleno, può unire o dividere, ecco perché abbiamo pensato ad una guida che non è un insieme di ricette, ma un viaggio nella cultura del cibo e delle bevande del Mediterraneo”.

A parlare è Francesca Spataro, esperta in internazionalizzazione e presidente di Ethyca, che ha realizzato, assieme al nutrizionista Francesco Cacciabaudo, la guida DeGustibus. Una guida al food&beverage mediterraneo e focalizzata sulle benefiche peculiarità del cibo del Sud. Presentata ieri pomeriggio nella splendida cornice dell’Orto Botanico di Palermo, è stato come un breve ma intenso viaggio virtuale tra tradizioni culinarie del Mediterraneo alla scoperta di tanti tratti in comune. Uno per tutti? Il caffè. Mentre infatti alcune religioni ed alcune culture escludono l’alcol e quindi il vino, il caffè, nelle sue varie preparazioni, unisce tutti.


Da sinistra Pietro Alongi, Francesca Spataro, Francesco Cacciabaudo

Sono poi gli ortaggi ed il pane a predominare in molte ricette, presenti nella guida realizzata da Ethyca col finanziamento del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, dei Paesi del Mediterraneo. Sami Ben Adbelhali dalla Turchia, Virginia Perifanaki dalla Grecia e Marinella Andaloro dall’Egitto hanno fatto da cicerone in questa scoperta dei legami tra le pietanze frutto delle diverse culture ma unite nella semplicità e nella genuinità. Nella guida vengono ribaltati alcuni pregiudizi legati alla gastronomia. Ad esempio “nella piramide alimentare – spiega Francesco Cacciabaudo – il vertice, quindi il cibo da consumare meno, è occupato dalla carne rossa e non dai dolci. I dolci mediterranei sono realizzati in maniera salutare con prodotti vegetali e quindi possono essere consumati in quantità superiore rispetto alla carne rossa, che contiene colesterolo”.


Da sinistra Francesca Spataro, Virginia Perifanaki, Francesco Cacciabaudo

Nel corso della presentazione hanno dibattuto il tema della dieta mediterranea Camillo Privitera, presidente regionale Ais Sicilia, Luigi Salvo, giornalista e sommelier e Giuseppe Carruba, oncologo del dipartimento di Oncologia sperimentale dell’ospedale Civico di Palermo. “Il mondo è in preda ad una pandemia di obesità. – ha sottolineato quest’ultimo – Il fattore alimentare è il più importante nell’insorgenza di alcune patologie, comprese quelle tumorali. In Sicilia i tassi di incidenza dell’obesità e delle malattie è inferiore alla media nazionale, perché abbiamo sempre avuto una tradizione gastronomica salutare. Ma adesso questi tassi sono in rapida ascesa proprio per la perdita di questa tradizione. Quindi occorre stare attenti a ciò che mangiamo e mettere a sistema le risorse agroalimentari della Sicilia”.

Sandra Pizzurro