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L'iniziativa

I produttori friulani fanno rete: nasce un sito per vendere le eccellenze del territorio

06 Dicembre 2022
mucche_da_latte_per_il_Montasio mucche_da_latte_per_il_Montasio

di Michele Pizzillo

Quante varietà di formaggi produce il Friuli Venezia Giulia?

Venti, tra il dop Montasio che è sicuramente il più conosciuto, la mozzarella stg (specialità tradizionale garantita) e tutti gli altri – ne citiamo qualcuno: asìno, caciotta caprina, cuincir, formaggio di malga, formai del cit, monte re, ricotta, tabor – che si fregiano della denominazione pat (prodotti agroalimentari tradizionali). Molti di questi formaggi si consumano in loco, quasi sempre acquistati direttamente negli spazi aziendali. Qualche volta si è verificato un eccesso di produzione e, quindi, un po’ di roba è rimasta invenduta. E, così, l’Associazione Allevatori del Friuli-Venezia Giulia si è posto il problema di come collocare – a quanto pare prevalentemente fuori regione – l’eventuale sovraproduzione della pregiata casearia friulana. Da qui è nata l’idea di “Fattorie Friulane”, una piattaforma di e-commerce concepita per portare oltre i confini regionali però non solo formaggi, ma tutti i prodotti alimentari e le specialità gastronomiche del Friuli-Venezia Giulia.

(Collio)

Prodotti a “km zero” resi disponibili con un semplice click. All’iniziativa dell’Associazione Allevatori Friuli-Venezia Giulia – probabilmente la prima che nasce su impulso degli stessi produttori -, per portare sulle tavole, oltre i confini regionali, formaggi, salumi, farine, vino e molto altro, hanno già aderito per ora 60 aziende. A spiegare questo progetto è stato Andrea Lugo, direttore dell’Associazione Allevatori, durante l’incontro organizzato a Milano presso “L’Osteria della Stazione L’Originale”, un locale tipicamente friulano che oltre a proporre la “cucina friulana a lombardi e non, ma con una cucina milanese anche per i friulani”, svolge pure il compito di essere una finestra del Friuli nella metropoli lombarda. Il progetto, spiega Lugo, “è nato per dare un appoggio ai nostri soci: alcuni di loro, infatti, hanno un proprio punto vendita, ma non riescono a collocare tutta la produzione direttamente al consumatore finale; altri non hanno un punto vendita o non hanno possibilità di dedicarsi alla commercializzazione. Offrire a ogni allevatore socio l’opportunità di vendere i prodotti attraverso il commercio elettronico potrà aiutarli a commercializzare la produzione attualmente ceduta ai grossisti, aumentando i volumi prodotti grazie a uno sbocco aggiuntivo sul mercato. La nostra piattaforma segue anche la gestione di tutta la parte logistica e amministrativa: rifornimenti in magazzino, ricevimento ed evasione ordini, preparazione delle confezioni, ricerca del trasportatore e spedizione del prodotto; all’allevatore sarà riconosciuto il prezzo di vendita detratto delle spese sostenute per la gestione degli ordini e la spedizione in un’ottica di sostenibilità. Il sito, realizzato da ConsulentiWeb, indica anche dove conferire i rifiuti (in particolare l’imballaggio) derivanti dai prodotti acquistati. Abbiamo anche ritenuto utile coinvolgere, oltre agli operatori del settore lattiero caseario e della carne, anche produttori di vino, birra, olio, per presentare a chi visita il sito “Fattorie Friulane” un paniere di prodotti ampio e rappresentativo della nostra terra”.

(Montasio)

A questo punto si può dire che Fattorie Friulane (www.fattoriefriulane.it) oltre ad essere un progetto di e-commerce è pure una finestra sul Friuli-Venezia Giulia. Fra il mare e la montagna, i fiumi e i boschi, la pianura e la collina, la regione è tutta da scoprire, con tradizioni antichissime e influenze di culture diverse. “Ed è in questi luoghi che nascono i prodotti che compongono la vasta offerta del sito, indissolubilmente legati alla natura e al territorio”, ha sottolineato Alberto Budai che produce formaggio a Gonars, in provincia di Udine, ed è anche consigliere regionale. Quasi alla conclusione dell’incontro, è arrivato Mauro Donda, direttore dell’Aia (Associazione Italiana Allevatori) per esprimere il proprio plauso per l’iniziativa che nasce dalla consapevolezza degli operatori che è necessario fare conoscere i propri prodotti ma in un contesto che il consumatore abbia la conoscenza giusta sul territorio di produzione.