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L'iniziativa

Il gambero siciliano verso la Dop

11 Agosto 2011
gamberi gamberi

Il gambero rosso, viola e rosa di Sicilia si avvia a diventare Dop, ovvero ad essere inserito nella lista dei prodotti a denominazione di origine protetta.

Come la mozzarella di bufala per i campani insomma. Un riconoscimento che garantisce una maggiore sicurezza al consumatore in termini di tracciabilità del prodotto e di qualità. Ma, in questo caso, garantisce anche una maggiore tutela per il settore pesca siciliano. È così in fase di definizione il progetto, “Ricerca dei limiti ambientali, alieutici e di Filiera allo sfruttamento del Gambero”, di cui il Distretto della pesca è capofila, con il supporto scientifico dei partner del progetto. «Il gambero rappresenta il 21 per cento del nostro pescato e il 40 per cento del nostro fatturato, – spiega il presidente del Distretto, Giovanni Tumbiolo – ma possiamo fare di più. Subiamo la concorrenza dal Sudamerica, dalla Cina e dai mari del Nord». Il progetto è realizzato  nell’ambito del Bando MISE D. M. 27 dicembre 2007 e D. M. 22.030.2008 – Progetti a favore dei Distretti Produttivi, e promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico, dall’Assessorato Regionale delle Attività Produttive-Dipartimento delle Attività Produttive – e dall’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole ed Alimentari – Dipartimento degli Interventi per la Pesca. L’Ispra, ovvero l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, il Parco scientifico e tecnologico della Sicilia, Università di Palermo (Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Finanziarie) e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale “A. Mirri” sono i partner scientifici del progetto. Il loro compito è stato quello di identificare, attraverso campagne di pesca, i limiti ambientali della pesca del gambero rosso, viola e rosa, nonché i limiti alieutici, quindi resa, danneggiamento degli attrezzi da pesca, tempi e tecniche di pesca. Ma non solo, anche i limiti commerciali e di filiera. Dopo questa fase si è proceduto alla formulazione di linee guida e raccomandazioni ed alla messa a punto e prova di nuove attrezzature sperimentali. «Sono dei passi fondamentali – conclude Tumbiolo – per la creazione di un marchio Dop per il gambero di Sicilia, attraverso un disciplinare che, descrivendo la composizione della filiera, i compiti e le responsabilità di ogni componente nella gestione del prodotto, ed i controlli interni e di terze parti, fornisca una garanzia che va dall’origine del prodotto gambero ai passaggi successivi, fino alla vendita al consumatore. Ciò per dare la giusta dignità ad un prodotto siciliano e contrastare così le contraffazioni e la concorrenza spietata dei Paesi esteri».

S.P.