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L'iniziativa

Il meglio della produzione vinicola dell’Emilia Romagna: tasting e masterclass a Milano

21 Aprile 2022
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La corazzata vitivinicola dell’Emilia e Romagna sbarca a Milano con la guida di due “ciceroni” importanti come Paolo Massobrio e Marco Gatti.

Che, per sabato 23 aprile, nelle sale del Melià Hotel di Milano (via Masaccio, 19) animeranno il secondo appuntamento di Golosaria Wine, però, questa volta tutto dedicato ai vini dop e igp emiliano-romagnoli in collaborazione con l’Enoteca Regionale Emilia-Romagna nell’ambito della campagna di promozione europea Mediterranean Cheese and Wines che prevede anche il coinvolgimento della Grecia. Andiamo per ordine. La rassegna, aperta dalle 10 alle 21, si articolerà in due momenti di incontro: fino alle 15 con gli operatori di settore (enoteche, botteghe alimentari, ristoranti e locali di tendenza); dalle 15 e fino alla chiusura anche con il pubblico di consumatori e appassionati gourmet, che potranno accedere a 40 banchi d’assaggio dei produttori vitivinicoli aderenti al Consorzio Tutela Lambrusco, al Consorzio Vini di Romagna e al Consorzio Vini Colli Bolognesi; nonché alla sala dove sarà allestita l’area Enoteca con un banco di assaggio collettivo che metterà in mescita le etichette “Top Hundred” premiate da Massobrio e Gatti negli ultimi vent’anni. Ad affiancare i produttori vitivinicoli, anche un parterre di espositori food dell’Emilia-Romagna selezionati dalla guida ilGolosario 2022 e il Lounge Bar dove, per l’intera giornata, si potranno consumare i piatti ispirati alla tradizione della cucina regionale interpretati dal resident chef del ristorante Mamì del Melià. Altra grande attrattiva dell’evento è rappresentata da ben 5 masterclass dedicate ai vini dell’Emilia-Romagna, studiate in collaborazione con l’Enoteca Regionale Emilia-Romagna e che saranno condotte da Paolo Massobrio e Marco Gatti e che sono un focus sui vini della regione.

Queste le masterclass proposte:

  • ore 10,30 – Dall’aperitivo al dessert: il variegato universo dei vini Lambrusco. Masterclass dedicata alle sfumature di gusto e di colore dei vini Lambrusco: stessa famiglia di vitigni, grandissima versatilità.
  • ore 12,30 – Romagna autoctona: bianchi con carattere territoriale. La Romagna rappresenta una produzione contemporanea, ben attestata sulle attuali esigenze del mercato. 8 assaggi guidati di Albana, Rebola e Famoso.
  • ore 14,30 – Pignoletto, l’identità di un vino poliedrico. Le diverse anime del Pignoletto attraverso 5 assaggi guidati che ne raccontano altrettante interpretazioni.
  • ore 16,30 – Romagna Sangiovese doc: identità ed esperienza gastronomica. 8 assaggi guidati del vitigno Sangiovese.
  • ore 18,30 – Dall’aperitivo al dessert: il variegato universo dei vini Lambrusco.

(Vigneti nel territorio di Coriano di Rimini)

Le masterclass hanno una durata massima di 60 minuti. I 30 posti a disposizione per ciascuna masterclass sono gratuiti. Possono essere prenotate all’indirizzo golosaria.it/it/prenotazione-masterclass-golosaria-wine-23-aprile. Dalle eccellenze dell’Emilia Romagna, il viaggio proseguirà fino in Grecia, grazie al progetto europeo Mediterranean Cheese and Wines, nato dalla volontà di valorizzare vini e formaggi dop e igp, Che, sottolinea Massobrio, è un progetto finalizzato a valorizzare l’autenticità dei prodotti nell’intento di accrescere la competitività di specifici prodotti quali vini e formaggi a denominazione, aumentando così il riconoscimento dei loro loghi e migliorando la percezione e la conoscenza dei consumatori sui regimi di qualità dell’Unione Europea in generale. Tant’è che a Golosaria Wine del 23 aprile si potranno conoscere anche le storie di Eas Naxos, fondata nel 1926 da un piccolo gruppo di allevatori di capre, pecore e bovini da latte e da carne, ed Eos Samos, realtà fondata nel 1934 unendo 26 cooperative formate da piccoli produttori di vino dell’isola. Naxos, Samos e l’Emilia-Romagna sono infatti territori fortemente radicati alla propria tradizione e a un’agricoltura etica e sostenibile. E, quindi, un’immersione in Emilia Romagna ma con uno sguardo ad altri importanti territori agricoli europei.

Michele Pizzillo