Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Lampedusa isola gastronomica

30 Giugno 2011
lampedusa lampedusa

Un viaggio didattico fuori degli schemi, e con una forte valenza solidale, quello che porta un gruppo di studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche alla scoperta dell’isola di Lampedusa, in rapporto alla complessa situazione attuale che la vede punto d’approdo per migliaia di migranti e rifugiati provenienti dall’Africa e dalla sponda meridionale del Mediterraneo.

Guidati da Silvestro Greco, biologo marino e ricercatore, docente Unisg e coordinatore Area Ambiente di Slow Food, dieci ragazzi italiani e stranieri vivono un’esperienza speciale che li vede soggiornare nelle case dei pescatori locali, uscire in barca con loro, imparare le tecniche di pesca, conoscere i prodotti del mare e del territorio.
Il viaggio di studio (fino al 30 giugno) riguarda l’economia lampedusana dal punto di vista agroalimentare e ittico in particolare (dalla pesca alla trasformazione del prodotto, specificamente la confezione dello sgombro sott’olio). Durante i viaggi didattici, che sono parte del piano di studi del corso di laurea triennale, gli studenti dell’Unisg realizzano video-interviste con tutte quelle persone depositarie di saperi, pratiche, storie che caratterizzano i prodotti e il loro territorio.
Questo amplissimo lavoro di documentazione – oltre 120 viaggi ogni anno portano gli studenti attraverso l’Italia e i 5 continenti – va ad implementare il progetto dell’Università di Scienze Gastronomiche denominato “I Granai della Memoria”, un esteso archivio internazionale di tutte le testimonianze di vita contadina, operaia, artigiana, pastorale, marittima, ma non solo.
A Lampedusa i ragazzi con il professore Greco cercheranno di capire come gli isolani hanno vissuto e vivono, in vario modo e con varie reazioni, l’arrivo costante di migranti che cercano una vita migliore in Europa. Verranno intervistati pescatori, contadini, ma anche ristoratori ed albergatori per sentire le diverse voci di tutti gli attori dell’isola: sia chi ha accolto e aiutato i migranti, sia chi invece guarda con preoccupazione a questo flusso di essere umani su un territorio limitato. “La scelta di una destinazione come Lampedusa dimostra un’attenzione da parte del nostro ateneo per una situazione di emergenza che ha innescato atti di solidarietà e accoglienza” spiega Silvestro Greco. Al tempo stesso, lo studio delle risorse agricole e zootecniche  (legate all’orticultura su piccola scala e all’allevamento di caprovini) costituisce il filo conduttore della permanenza degli studenti a Lampedusa.