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L'iniziativa

Langhe, Roero e Monferrato celebrano l’Unesco e rendono omaggio al Tokaji ungherese

02 Maggio 2017
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Sono diventati patrimonio Unesco nel 2014 e continuano ad affascinare i turisti, ma non solo. Si tratta dei paesaggi viticoli di Langhe e Roero (Cuneo) e Monferrato.

Per celebrarli, l'Enoteca Regionale Piemontese Cavour, che ha sede nel sito Unesco del castello di Grinzane Cavour, si è fatta da subito interprete di un'iniziativa annuale, volta a rimarcare l'importanza di questo riconoscimento, considerandolo non solo un prestigioso traguardo, ma soprattutto uno stimolo per una ripartenza verso nuovi obiettivi sul percorso della qualità. Pertanto, l'Omaggio “Langhe-Roero e Monferrato: onde di bellezza e geometrie coltive nei paesaggi e nei paesi del vino” non vuole essere solo un momento per festeggiare la storica ricorrenza, ma un modo per creare un evento culturale e, soprattutto, confrontarsi con altre importanti e significative realtà viticole del mondo. Appuntamento dunque al castello di Grinzane domenica 7 maggio a partire dalle ore 10,45. E questa edizione, la numero 4, vuole omaggiare la rinascita della viticoltura del Tokaj ungherese nella persona di Istvan Szepsy, vero eroe della nobile e antica civiltà della vite e del vino del Tokaj, quasi cancellata dalla dominazione sovietica e, proprio grazie a lui, rinata alla qualità e all’ambizione internazionale. Con Szepsy, saranno presenti Ferenc Koncz sindaco di Szerencs (cuore amministrativo ed economico del Tokaj) ed ex membro del Parlamento ungherese, e il giovane viticoltore Adam Varkoly, eletto miglior giovane enologo di Ungheria per il 2017.

L'evento continuerà anche quest'anno ad avere il suo obiettivo: quello di valorizzare il lavoro e gli artefici che stanno dietro alla bellezza viticola riconosciuta patrimonio dell’Umanità. Anche per stimolare fra i viticoltori il positivo sentimento dell’emulazione, utile per rafforzare la tensione verso il rispetto del paesaggio e verso il bello. L’anima della manifestazione sta pertanto nell’omaggio che annualmente viene fatto ai viticoltori che curano i più bei versanti collinari viticoli. E, insieme con i viticoltori, alle rispettive Amministrazioni comunali, per dare l’idea di una bellezza condivisa e frutto delle cure di più mani. Con un’ulteriore messaggio: un bel quadro esige un’altrettanto bella cornice. Ovvero: i paesaggi viticoli Unesco devono ragionare e operare insieme alla loro cornice collinare.

La prima edizione dell'Omaggio (2014) è stata dedicata a tutti i viticoltori di Langhe-Roero e Monferrato per sottolineare che il riconoscimento Unesco ha premiato una bellezza e una civiltà costruite nei secoli da generazioni e generazioni di viticoltori e contadini. La seconda edizione  (2015) ha voluto ancora insistere sui valori della civiltà vitivinicola di Langhe-Roero e Monferrato, andando a omaggiare i paesaggi viticoli argentini di Mendoza, costruiti dai nostri antenati emigrati laggiù tra fine Ottocento e inizio Novecento. La terza edizione (2016) si è aperta al confronto con una delle più mature e prestigiose realtà vitivinicole del mondo: la Borgogna, anch'essa patrimonio Unesco con i suoi Climats. 

Inoltre, come di consueto, saranno premiati alcuni versanti collinari. Eccoli di seguito:

  • Barolo: Vigna Rionda di Serralunga d'Alba
  • Barbaresco: Roncaglie di Barbaresco
  • Roero: Occhetti di Monteu Roero
  • Moscato: Sorì del Re di Mango
  • Doglianese: San Luigi di Dogliani
  • Monferrato: Cornalasca di Rosignano Monferrato; Gaggina di Montaldo Bormida
  • Tortonese: Strada Rampìna o Piasèra di Costa Vescovato e Villaromagnano

C.d.G.