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L'iniziativa

Le Famiglie dell’ Amarone ambasciatrici della cultura italiana a Washington e Boston

31 Maggio 2013
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Marilisa Allegrini

Il territorio della Valpolicella guest star in Usa.

In occasione della ricorrenza della Festa della Repubblica, le Famiglie dell'Amarone saranno ambasciatrici del Made in Italy a Washington e a Boston. Protagoniste di due eventi organizzati per celebrare la cultura italiana. 

“Il made in Italy enologico è un brand d’eccellenza particolarmente apprezzato dagli americani- ha detto Marilisa Allegrini, presidente delle Famiglie dell’Amarone d’Arte-. Gli Stati Uniti sono il nostro terzo mercato di riferimento con 3,2 milioni di  euro di fatturato export. Washington, in particolare, è una delle aree con il maggior tasso di italoamericani appartenenti all’upper class, dalla cultura all’alta finanza. Essere stati scelti come partner dell’evento organizzato dall’ambasciata per festeggiare la festa della Repubblica è la conferma del prestigio dell’Amarone, un vino in grado di riassumere tutti i caratteri distintivi del nostro Paese”.

Per le undici famiglie più importanti e storiche del territorio che si dedicano alla tutela dell'Amarone (Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato), gli Usa sono uno dei principali mercati, insieme a Canada, Svizzera, Svezia e Germania. Esportano fuori confine ben l'85% della produzione. 

Il 4 giugno alla cena ufficiale che si terrà all’Ambasciata italiana di Washington, con oltre 1500 invitati, le Famiglie dell’Amarone proporranno oltre 600 bottiglie a testimoniare la cultura e l’alta specializzazione del territorio da cui provengono. A Boston l'Amarone fa tappa invece il 7 giugno con “Italianissimo”. Alla Boston Public Library il Consolato ha organizzato un’asta benefica in cui saranno battute le magnum delle Famiglie dell’Amarone e il cui ricavato sarà destinato alla creazione di un centro italiano di cultura a Boston, all’insegnamento dell’italiano a scuola e ai familiari delle vittime dall’attentato della maratona del 15 aprile in cui hanno perso la vita tre persone. Per Sabrina Tedeschi, vicepresidente delle Famiglie dell’Amarone d’Arte, “la promozione della cultura e dell’identità italiana all’estero, insieme all’alta qualità del prodotto, sono tra le nostre priorità. Più dell’80% del nostro fatturato proviene dall’export, il 14,5 % dell’esportazione complessive dell’Amarone. Essere tra i portabandiera nell’anno della cultura italiana in America conferma le buone scelte in termine di qualità e di politiche di internazionalizzazione”.