Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Le “Gustose narrazioni” nel Roero e Monferrato: la cultura si mescola a cibo e vino

31 Agosto 2020
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Intanto un territorio, di grande richiamo dal punto di vista enogastronomico, com’è quello del Roero e del Monferrato, in Piemonte.

Poi il desiderio, di un gruppo di persone che si occupano di food e comunicazione, di “contaminare” il mondo del food & wine con contenuti culturali di qualità, per dimostrare che è possibile “fare cultura” attraverso l’enogastronomia. Così Chiamatemi Ismaele (collettivo di lettura e scrittura), il Fuori Tempo di Canale d’Alba, il Consorzio di Tutela del Roero, la casa editrice torinese Il Leone Verde, la compagnia teatrale Teatro di Tela e il trio d’archi Gli Archimedi, danno vita a “Gustose Narrazioni” che prevedono reading teatrali e musica dal vivo, degustazioni di piatti a tema e vini abbinati, che prende l’avvio mercoledì 2 settembre, dal ristorante Marcelin di Montà d’Alba e proseguirà per altri tre appuntamenti, sempre il mercoledì sera, con il cibo che sarà un ottimo spunto per parlare d’altro (letteratura, musica, cinema, teatro). Ogni serata, infatti, prenderà spunto da un libro della collana Leggere è un gusto di Leone Verde Edizioni e prevederà un dialogo con l’autore o uno spettacolo a tema, musica e letture di brani. Ogni chef proporrà un menù a tema, accompagnato dalle focacce gourmet del pizza chef Davide Di Bilio (Pizzeria Fuori Tempo, Canale d’Alba); le cantine del Consorzio di Tutela del Roero offriranno i propri vini in degustazione. Ad ogni partecipante, inoltre, verrà donato il libro ispiratore della serata.

Per questo primo ciclo di incontri, il tema portante sarà il viaggio: fisico o immaginario, reale o fantasioso, mistico o avventuroso, perché si viaggerà con le parole di quattro grandi classici della letteratura mondiale, come Emilio Salgari, Dante, Omero e Jules Verne, ma anche con i piatti realizzati da alcuni degli chef più interessanti del Roero Monferrato. L’esordio, mercoledì 2 settembre alle ore 19,45 presso il ristorante Marcelin di Montà d’Alba, è con “A tavola con Sandokan”. I piatti immaginati da Emilio Salgari sono un incontro tra ingredienti esotici e cucina tradizionale piemontese. Partendo dagli episodi dei libri del ciclo dei pirati della Malesia, si parlerà dell’incontro tra la cucina italiana di fine Ottocento e gli ingredienti che stanno arrivando insieme ai nuovi cittadini da tutto il mondo. Enrico Di Palma, del collettivo Chiamatemi Ismaele, dialogherà con Andrea Perin, autore del libro Affamato come una tigre, accompagnati dalle letture di Teatro di Tela e dalla musica di Luca Panicciari (violoncello) e Giorgio Boffa (contrabbasso). Lo chef Andrea Ferrucci proporrà un menù di tre piatti a tema, fra cui una degustazione di focaccia gourmet di Davide Di Bilio, tutto accompagnato con i vini della cantina Michele Taliano di Montà. La serata si svolgerà all’aperto e in rispetto alle normative vigenti, ma in caso di pioggia l’evento sarà spostato in spazi interni.
L’appuntamento del 9 settembre è con la cucina della Divina Commedia, con lo chef Stefano Paganini (presso il suo ristorante al Castello di Magliano Alfieri) e lo spettacolo Hell O’ Dante di Saulo Lucci.

Il 16 settembre, presso il Ristorante Icif, nel Castello di Costigliole d’Asti, a tenere banco sarà L’Odissea in cucina, con gli chef Massimiliano Careri e Fabio Poppa, il maître chocolatier Riccardo Depretis, il pizza-chef Davide Di Bilio e la scrittrice Anna Rita Zara. L’ultimo appuntamento è al ristorante La Madernassa di Guarene, il 23 settembre, con lo chef stellato Michelangelo Mammoliti e la scrittrice Irene Cabiati, che faranno rivivere i viaggi di Jules Verne. E’ previsto anche un evento di chiusura, ma a dicembre, con lo chef stellato Davide Palluda, che proporrà un viaggio alla scoperta del tartufo nell’arte e nella letteratura. Lo scopo di queste Gustose Narrazioni lo sintetizza Enrico Di Palma, conduttore delle serate: “Non esistono aspetti di una cultura più prestigiosi di altri e, per noi, è fondamentale che la cucina, che in questi anni è innegabilmente sotto i riflettori, inizi a dialogare con la letteratura, il teatro, la musica. È ora che l’enogastronomia venga considerata non più come una moda, ma come un veicolo di riflessione, divertimento, sfida intellettuale; allo stesso modo, le “arti” tradizionali devono scendere dal loro piedistallo e iniziare a viaggiare in mezzo alla gente, per le strade, su internet e, perché no, a tavola”.

Con Francesco Monchiero, presidente del Consorzio di Tutela del Roero, che aggiunge: “Eventi come questo sono importanti per la valorizzazione del nostro territorio: è necessario fare rete fra ristoratori, produttori vinicoli, esperti in comunicazione e appassionati, ed è ancora più significativo farlo attraverso la cultura. Il Roero ha profonde radici da proteggere, ma questo non vuol dire rimanere immobili: vuol dire, al contrario, diffondere, condividere, ibridare. In una parola, viaggiare”. Ecco perché “oltre all’arte degli chef, si è scelto di dare spazio anche alla creatività di musicisti, attori e artisti in genere, che sono fra le categorie più fortemente colpite dall’emergenza Covid, perché riteniamo che siano una grande risorsa da tutelare e valorizzare – spiega Virginia Scarsi, direttore artistico della rassegna -. Il nostro format di “varietà letterario” potrà essere replicato in altri ristoranti e con altre tematiche: speriamo che questi primi eventi incontrino il favore del pubblico, perché abbiamo molte altre idee in cantiere”.

Michele Pizzillo