Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

Ora i cocktail sono “cuciti su misura”: “Basta con i grandi classici. Sì ai mix personalizzati”

21 Luglio 2021
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“Lasciare il segno nella memoria gustativa dei nostri clienti” è la mission per il bar catering d’autore firmato da Luciano Ferlito e Carmelo Buda. Un settore ampio, articolato e sempre in continua evoluzione quello del Banqueting, dove la cura del dettaglio e l’offerta in termini di servizi e qualità contraddistingue ogni singola realtà. Oltre all’esperienza gastronomica, location e allestimenti, il cocktail sta trovando ampio margine di rilevanza e di richiesta da parte dei fruitori sempre più esigenti e attenti a offrire ai propri ospiti il massimo, sia che si tratti di matrimoni, ma anche altro tipo di evento. Da questa intuizione “Oliva & Co” racchiude il carattere internazionale di Carmelo, barman dal respiro internazionale e fondatore dell’omonimo american bar nel centro storico di Catania insieme a Vanessa Vecchio, e Luciano Ferlito, head barman con notevole esperienza nel mondo dell’hotellerie di lusso, dell’ospitalità, e della sommellerie. L’unione delle proprie eperienze professionali fra tecnica e savoir faire, e un modo di intendere un cocktail come una creazione artigianale e cucita su misura sul gusto del singolo, ha fatto sì che dalle loro diverse contaminazioni scaturisse l’esigenza di offrire un nuovo volto al banqueting, proponendo – appunto – un servizio cocktail bar d’eccellenza.

Come è cambiato il mondo del cocktail bar in questi anni?
“Negli ultimi anni c’è stato un ritorno a uno stile classico e più artigianale, dove il fruitore del bar richiede sempre più cocktail personalizzati e che incontrino il proprio gusto. Ci siamo resi conto che sia l’offerta che la domanda, in questo anno particolare dove abbiamo avuto modo di studiare e approfondire il mercato internazionale, sono sempre più orientate verso la qualità e l’esclusività piuttosto che alla spettacolarità. Si è riscoperto il piacere di stare dietro il bancone del bar, e per noi di interpretare la personalità dei nostri clienti, delle loro esigenze, e delle loro aspettative. Un cocktail bar, oggi, non ha niente da invidiare a una cucina stellata. Tanta ricercatezza e professionalità stanno emergendo”.

Cosa richiede maggiormente il pubblico in termini di gusto?
“Oggi il committente del settore banqueting ci chiede di concentrare i profumi e i sapori della nostra terra in un cocktail. Sicuramente qualcosa che faccia uscire dalla comfort zone, che sia dolce o secco, nella nostra visione un drink deve uscire dagli schemi.In particolar modo abbiamo tante richieste da parte di fruitori stranieri, i quali scelgono la Sicilia come cornice per i loro eventi. A loro proponiamo una sintesi fra l’arte della miscelazione e le suggestioni della nostra isola, attraverso l’utilizzo di prodotti locali di alta qualità. Inoltre prestiamo molta attenzione ai nostri clienti, ai quali chiediamo se abbiano intolleranze o altro genere di esigenza, cosi da costruire un drink su misura, stagionale, e con un sapore consono alla richiesta”.

Si parla di spesso di mixology. Questo vuol dire che i grandi classici sono tramontati?
“Per un certo periodo si è parlato di “mischiology” più che mixology. Vogliamo dire che spesso si scimmiottavano le tendenze di influencer, di quei nostri colleghi operanti all’estero. I classici sono la guida della miscelazione moderna, figli della merceologia e del equilibrio. Un bartender oggi deve rifarsi ai classici “twistandoli” in orizzontale o in verticale. Oggi si fa mixology senza avere le basi della conoscenza dei prodotti, eppure molti nostri collegi addirittura si vantano. Tendenzialmente in questo periodo abbiamo riscoperto lo stile e soprattutto l’aperitivo italiano. La fonte di ispirazione saranno sempre i grandi classici, i quali – per quanto ci riguarda – non sono per nulla tramontati”.

(Carmelo Buda e Luciano Ferlito)

Dove e come avete maturato esattamente l’idea di offrire il servizio di un cocktail bar catering? Cosa vi ha accomunato?
“Abbiamo avuto la possibilità di collaborare insieme ed è stato subito puro divertimento e grande sintonia. L’idea del catering nasce in questi mesi di pandemia. Volevamo diversificarci pur mantenendo la nostra qualità ed esperienza. Abbiamo deciso di offrire questo servizio in occasione del giorno più importante della vita di una coppia o una festa tra amici, offrendo l’opportunità di scegliere il frutto preferito o un ingrediente a cui si è legati. Questo si traduce per noi nel creare un drink esclusivo. Ci accomuna un’amicizia quasi ventennale, ma anche stima reciproca, curiosità, voglia di sperimentare e di stupire. Così, vista la nostra esperienza e la maggiore attenzione del banqueting al mondo del cocktail bar, abbiamo maturato l’idea di sperimentare e metterci alla prova in questo settore. Siamo curiosi, e condividiamo lo stile minimal per le nostre creazioni. Inoltre siamo fra i primi bar catering che non utilizzano la plastica, ma solo materiale ecologico per chi non volesse il vetro. Attraverso la nostra filosofia, l’intenzione è quella di lasciare il segno nella memoria gustativa dei nostri clienti. Bere un cocktail deve essere un’esperienza memorabile”.

Qual è il vostro target banqueting?
“La nostra proposta è rivolta al Wedding e alle società di catering di alto livello, soprattutto a chi vuole far vivere ai propri ospiti momenti di leggerezza e convivialità grazie a degli ottimi cocktails. La nostra offerta è molto ampia, offriamo soluzioni personalizzate rivolte a un pubblico più esigente, il quale desidera che il bar sia parte fondamentale dell’evento e non un contorno”.