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L'iniziativa

Palermo Showcooking raccontato dalle blogger: ecco il post di Stefania Conti di Profumi&Sapori

22 Aprile 2014
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Palermo Showcooking ha riservato uno spazio all’Aifb, l’Associazione Italiana Foodblogger, rappresentata nell’ambito della manifestazione da quattro blogger palermitane, Stefania Oliveri di Cardamomo&Co, Stefania Conti di Profumi e Sapori, Elena Benfante de La montagna Incantata e Fina Curcio de L’avvocato nel fornetto.

Ciascuna di loro ha potuto incontrare uno chef tra quelli che hanno partecipato agli show cooking e scambiare quattro chiacchiere. Ecco il racconto di Stefania Conti di Profumi&Sapori.

Il 12, 13 e 14 Aprile si è svolta a Palermo la prima manifestazione gastronomica organizzata da Cronache di Gusto che ha riunito chef talentuosi e pluristellati e che ha trasformato la mia città in una capitale dell'alta cucina.
Palermo Show Cooking ha visto un susseguirsi di rinomati chef, che hanno cucinato i loro piatti di fronte ad un pubblico di appassionati: Franco RutaEmanuele RussoCarmelo SciampagnaIgles CorelliTony Lo CocoCarmelo FloridiaCristina BowermanCrescenzo ScottiBianca Celano, Giuseppe CostaPatrizia Di Benedetto e Gennaro Esposito.
 
Io ho avuto l'onore di partecipare allo show cooking di Gennaro Esposito in rappresentanza dell’AIFB. Non solo, quindi, ho potuto vederlo in azione e assaggiare un suo piatto, ma l'ho anche ascoltato mentre raccontava tutta la sua passione per le materie prime, per la sua terra e per il suo mestiere.

Gennaro ci ha raccontato quanto è difficile, ma gratificante, avere un ristorante in un posto così difficile come Vico Equense, ci ha parlato della sua continua ricerca e dello studio che c'è dietro ogni suo piatto, “perchè è giusto che chi viene a La Torre del Saracino” mangi qualcosa di unico che non trova da nessun'altra parte“.
Ha ricordato i primi anni di duro lavoro, le sue origini strettamente legati al territorio (“dappertutto si mangia salmone, caviale e scampi. Proviamo a riscoprire il gusto del sauro, delle alici e dei pesci minori“) e alla stagionalità (“un ristorante non è un buon ristorante se non porta nel piatto tutte e 4 le stagioni“).

A Palermo, Gennaro Esposito ha creato un piatto utilizzando ed esaltando un prodotto siciliano DOP, l'Oliva Nocellara del Belice, una varietà di olive dolci e carnose, “un peccato mangiarle solo in insalata o come aperitivo e non farci qualcosa
 
Eccolo all'opera, mentre dà vita ad un piatto complesso nella sua semplicità: “Zuppetta di olive Nocellara e mandorle, purea di finocchi e pesce bandiera “anni 80””
 
Il piatto è così composto: purea di finocchi stufati in tegame con olio e aglio, maionese di mandorle, zuppa di olive Nocellara, pesce spatola anni '80 (“quando alle nostre mamme piaceva panare tutto”) con una panure saporita di pangrattato ed erbe aromatiche, spruzzato con aceto d'uva e succo di limone e guarnito con puntarelle condite con olio e colatura di alici. Il tutto è finito con del pesce azzuro essiccato con alga nera e semi di sesamo.
 
Vino in abbinamento: Insolia Sicilia DOC 2013 di Feudo Principi di Butera.

Come descrivere questa esperienza? Una esaltazione dei sensi. Il piatto è risultato molto equilibrato, saporito e al contempo delicato. Un insieme di sapori che si fondevano in un unico morbido abbraccio. L'abbinamento con il vino bianco, freschissimo, è risultato vincente.
 
Considerazioni conclusive? Dietro uno chef del calibro di Gennaro Esposito si celano anni di esperienza, di studio e di ricerca. Un altro pianeta rispetto a chi come me, mamma ai fornelli, affronta la cucina con semplicità e a volte anche superficialità, senza sapere bene cosa si sta facendo e perchè lo si sta facendo. Gennaro Esposito, nella sua eleganza e nei suoi modi alla mano, mi ha permesso di rimettere i piedi a terra, se mai si fossero alzati, ricordandomi che portare qualcosa in tavola la sera alla famiglia e riuscire a farlo con amore, non è sufficiente per sentirsi uno chef in erba. “Il fuoco sacro passa attraverso la ripetizione per migliaia di ore degli stessi gesti quotidiani“.
 
Ringrazio infine Clara, che mi ha dato la possibilità di entrare nelle cucine dell'NH Hotel e di stringere la mano a Gennaro Esposito, rubandogli uno scatto