Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'iniziativa

“Il Km 0 è solo una moda”

22 Maggio 2012


Da sinistra Ciccio Sultano, Fabrizio Carrera, Nino Ajello, Alessandro Quartiglia 

Il prodotto. Il filo conduttore di una tavola rotonda che ha concluso le due giornate dedicate al mondo dell’enogastronomia organizzate a Palermo, nella suggestiva Location di Castello Uveggio dall’azienda Quartiglia. 

La società abruzzese da ben  25 anni distrubuisce marchi di qualità per il settore della ristorazione. Una  realtà  ormai consolidata  nel mercato del food. Ampia la gamma di prodotti selezionati che rappresenta, per un totale di 18mila referenze, tra alimentari e attrezzature. Forte dal punto di vista della logistica che le consente di distribuire i prodotti ad oltre 10mila clienti su territorio nazionale. 
 
Tornando alla tavola rotonda, il dibattito interessante ha visto la partecipazioni sia di giornalisti del settore come Nino Aiello, che ha mediato il dibattito, e Fabrizio Carrera, e del titolare di Quartiglia, Alessandro Quartiglia. Presenti  anche Mario Indovina, da poco a capo della condotta di Slow Food Palermo come fiduciario, e gli chef stellati che hanno deliziato gli ospiti durante la manifestazione a Castello Utveggio: Ciccio Sultano, Claudio Ruta e David Tamburini. A partecipare anche Mauro Malandrino e Enrico Briguglio, nella duplice veste di titolari di ristoranti e in rappresentanza delle Soste di Ulisse, l’associazione che da oltre dieci anni racchiude nel suo circuito ristorazione e hotellerie di qualità. Non sono mancati nemmeno gli interventi di due produttori che  fanno parte della rete de gruppo Quartiglia, Gucciardo Salvatore di Trapani Sale, fornitore di sale di Trapani e la new entry siciliana, Maurizio Gandolfo direttore commerciale dell’azienda vitivinicola Tenuta Gorghi Tondi.

Alessandro Quartiglia ha posto l’accento sull’importanza di creare una piattaforma di entrata che possa una distribuzione in tempi brevissimi. “Ci stiamo strutturando per fare in modo che questo passaggio avvenga sempre più velocemente. Attualmente effettuiamo consegne quattro volte a settimana, occorre però sfruttare una logistica integrata. Questo agevolerebbe molto il servizio alla produzione, alla distribuzione”, dice Quartiglia. E si è anche discusso sul Km 0, uno slogan usato da molti e cavalcato come una moda che rappresenta invece una risorsa su cui invece potenziare l’informazione, fare formazione e attorno a cui creare un sistema di distrubuzione che consenta il reperimento, rigorosamente stagionale, di prodotti del territorio, come ha anche sottolineato lo stesso Quartiglia.

Enrico Briguglio ha sollevato invece il problema della demonizzazione del prodotto. “In Sicilia abbiamo una ricchezza data dalla biodiversità dei territori e dai tanti modi di interpretare i prodotti e di lavorare la materia prima e un esempio è dato dai locali stellati. L’importante è informare il consumatore finale sulla qualità che si fa  nei nostri ristoranti, dobbiamo educarlo”.

Si è dibattuto anche sul momento di crisi e sul decremento dei pasti fuori casa. In contro tendenza, però si è osservato, che c’è la crescita dei supermercati biologici, dove i prezzi non sono alla portata di tutti, e quindi di una fascia di consumatori disposta a spendere e su cui puntare. E si è preso il modello francese e il loro modo di fare un marketing di tipo emozionale. Ma focalizzando sulla Sicilia ad essere messa in causa per la difesa del ptrimonio agroalimentare è l’urgenza “di fare sistema”, di una rete che metta in dialogo gli attori del comparto e di tutto il territorio. 

Sulla tavola rotonda poi è stato “servito” il tema dell’educaizone alimentare su cui ha preso la parola Ciccio Sultano. “Spesso si ci fa influenzare dalle mode. Sono contro le mode, sono per le cose buone – afferma lo chef stellato del Duomo -. La cosa importante è creare un circuito introno ai nostri clienti, poiché sono loro la nostra forza. Bisogna avere tanta passione e chi non ne ha non può fare questo mestiere. Inoltre lavorare la materia prima non è semplice occorre impegno e meticolosità”.

Maria Antonietta Pioppo