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L'iniziativa

“Share a meal”, contro lo spreco di cibo e la fame nel mondo: i piatti degli studenti in finale

05 Febbraio 2019
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“Share a Meal” è un progetto didattico ideato per contribuire alla lotta contro lo spreco alimentare e la fame nel mondo. 

Ideato da ScuolaAttiva onlus e lanciato da Knorr, in collaborazione con un partner istituzionale come World Food Programme Italia e con Unilever Food Solutions (Divisione dedicata alla ristorazione professionale), Ballarini e Costa Crociere. “Share a Meal” è giunto alla sfida finale con 5 coppie di giovani chef che presso Farm65, a Milano, si sono cimentati nella preparazione di originali ricette anti-spreco nel cooking show conclusivo del concorso, vinto da Lorenzo Poto e Gabriele Onofrio del Polo Olmo di Cornaredo dell’Istituto Paolo Frisi. La scelta della data non è casuale, perché l’evento ha proposto i temi della giornata nazionale contro lo spreco alimentare che si celebra il 5 febbraio. Tant’è che alla sfida milanese ha partecipato Maria Chiara Gadda, parlamentare varesina promotrice e relatrice della legge “antispreco” 166/2016 – di cui si parla tanto nelle scuole – anche se lei ha tenuto a sottolineare la necessità di parlare di eccedenza perché lo spreco è una conseguenza di un calcolo sbagliato di quanto bisogna acquistare o mettere nel piatto in modo da evitare sprechi. E il “Fiore di riso” preparato dagli studenti dell’Istituto Paolo Frisi di Milano (Polo Olmo di Cornaredo) risponde proprio a questi concetti tant’è che è risultata la ricetta anti-spreco vincitrice della sfida culinaria che ha concluso il concorso “Share a Meal – Condividi un piatto buono”.


(Maria Chiara Gadda)

Ideato e coordinato da ScuolaAttiva onlus, il programma ha coinvolto 3.500 studenti delle classi terze, quarte e quinte di oltre 100 Istituti Professionali-Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera di tutta Italia nell’anno scolastico 2018/19, dialogando anche con le Scuole primarie. Oltre a lezioni teorico-pratiche, i ragazzi sono stati coinvolti in un concorso che ha messo in gara la loro creatività attraverso la creazione di ricette anti-spreco, pubblicate sul sito Share a Meal. Oltre 300 sono stati i piatti proposti, tra i quali, attraverso una votazione online e la successiva valutazione di una giuria di esperti, sono stati scelti i migliori 5, i cui ideatori si sono sfidati nel cooking show finale presso Farm65 di Milano: 

  • “Fiore di riso” – ricetta di Gli insoliti artisti (Lorenzo Poto & Gabriele Onofrio), Polo Olmo di Cornaredo dell’ISS Paolo Frisi, Milano; 
  • “Gnocchi di carote su una vellutata di foglie di broccoli” – ricetta di Black and White (Iman Aboufaris & Jessica Molinaro), Ipssar “L. Einaudi”, Lamezia Terme;
  • “Happy share a meal” – ricetta di Peperoni Gialli (Giuseppe Centrella & Sofia Mattioli), Ipssar Casalecchio di Reno;
  • “Che Pizza le verdure…” – ricetta di Gli Sprecati (Mariasole Marziali & Daniele Zampaloni), Iis “A. Einstein – A. Nebbia”, di Loreto;
  • “Cupcake al finocchio con sciroppo di rapa rossa” – ricetta di I Riciclatori (Federica Cusimano & Michael Pezzaioli), Ipseoa “Caterina De' Medici”, Desenzano del Garda.

I finalisti sono stati valutati da una giuria composta da Lisa Casali, rappresentanti dei partner e dalla classe V B della scuola primaria “Barozzi-Beltrami” di Rozzano. Un altro obiettivo del progetto è stato, infatti, quello di avvicinare i più piccoli e i loro “difficili” palati alle verdure, grazie a ricette gustose e invoglianti, ed educarli a una corretta e sostenibile alimentazione. Anche perché “una nutrizione migliore, più etica e sostenibile, è l’obiettivo che oggi più che mai richiede coinvolgimento, massima attenzione e senso di responsabilità. Dalla condivisione di questo impegno, dalla sensibilità per le tematiche di sostenibilità e dalla capacità di offrire soluzioni efficaci che caratterizzano aziende diverse, ma unite da impegno e obiettivi comuni è nato Share a Meal”, è stato sottolineato nel corso della presentazione dell’evento finale del progetto didattico ideato per contribuire alla lotta contro lo spreco alimentare e la fame nel mondo. 

E, ovviamente, non è mancato il riferimento anche ai 2,2 i milioni di tonnellate di alimenti gettati annualmente dagli italiani, pari a 8,5 miliardi di euro (lo 0,6% del Pil), con le verdure al primo posto tra gli alimenti più sprecati (pari al 25,6% dello spreco totale giornaliero). Tra le conseguenze di questa situazione, vanno annoverati in primis gli impatti diretti sul climate change, in quanto il cibo non consumato è infatti responsabile dell’8% delle emissioni globali di gas serra, e ritardi nella soluzione dei problemi di fame e malnutrizione, che tutt’oggi riguardano oltre 821 milioni di persone nel mondo. Share a Meal nasce proprio con l’obiettivo di informare, sensibilizzare, educare e responsabilizzare futuri cittadini, chef e consumatori sull’importanza del cosciente utilizzo delle materie prime. Un progetto che parla di condivisione, che vuole aprire gli occhi e riportare l'attenzione su uno dei paradossi contemporanei legati all'alimentazione: la malnutrizione nelle sue opposte espressioni, quali spreco da una parte e mancato accesso al cibo più sano e nutriente. Una rappresentazione fattiva di come i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite possano venire concretizzati in un’attività educativa sviluppata attorno agli obiettivi “Fame Zero”, “Istruzione di Qualità”, “Consumo e Produzione Responsabile” e “Partnership” per raggiungere insieme i target ambiziosi che l’Onu si è prefisso di raggiungere entro il 2030. 

I giovani vincitori del concorso culinario antispreco, si sono aggiudicati esperienze formative sulle navi Costa Crociere e all’Academy di Costa Crociere, nonché corsi professionali organizzati dalla Federazione Italiana Cuochi. Insieme agli studenti, anche i docenti e gli istituti di provenienza sono stati premiati con una fornitura di prodotti Knorr, Unilever Food Solutions e utensili Ballarini da utilizzare come materiale didattico. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di supportare il World Food Programme donando l’equivalente di ciò che si è riusciti a risparmiare attraverso la lotta allo spreco: è possibile infatti donare pasti scolastici ai bambini più bisognosi del Kenya, creando un ponte immaginario tra le scuole all’insegna della solidarietà e dell’istruzione alla corretta nutrizione.

Michele Pizzillo