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L'iniziativa

Se la cucina fa anche del bene: “pienone” per la serata di beneficenza a Villa Neri

23 Luglio 2019
Chef Chef


(Vincenzo Candiano ed Elia Russo)

di Stefania Petrotta, Linguaglossa (Ct)

Ottomila euro è stata la cifra raccolta in occasione della cena di beneficenza che si è tenuta a Villa Neri a Linguaglossa, in provincia di Catania.

“Siamo molto soddisfatti del risultato – dichiara il patron di Villa Neri, Salvo Neri – Quando abbiamo saputo della malattia di Liliana, nostra giovane compaesana, abbiamo pensato che il successo di un’azienda non si valuta solo dai traguardi economici raggiunti, ma soprattutto dalla possibilità e dalla volontà di condividere la propria fortuna con i meno privilegiati. Ecco dunque che abbiamo pensato a questa cena a 4 mani con il nostro Elia Russo, chef resident de Le dodici fontane, ristorante di Villa Neri, e lo chef Vincenzo Candiano del ristorante 2 stelle Michelin Locanda Don Serafino di Ragusa Ibla. Se è vero dunque che per tale risultato si debba ringraziare innanzitutto la nostra clientela, sempre attenta a questi temi, a tutto il personale di Villa Neri che ha donato la propria diaria per la causa e la mia famiglia che mi supporta sempre in queste occasioni, è per me fondamentale estendere i ringraziamenti alla Locanda Don Serafino che ha abbracciato con immediato entusiasmo il progetto ma anche tutti gli sponsor che, non appena sono venuti a conoscenza della causa, hanno voluto assolutamente partecipare con il loro contributo”.


(Salvo Neri)

E infatti i vini in degustazione sono stati quelli donati da Gambino Vini, Cantina Vivera, Cantine Patria e l’azienda vitivinicola di Emmi Veruccia insieme all’Associazione Produttori Etna Nord, così come a fine serata si sono potuti assaggiare i pasticcini della Pasticceria L’Alhambra di Linguaglossa mentre il cocktail dell’aperitivo era a base di Volcano Gin. Insieme a loro, l’azienda agricola Papa Maria, Parrini pesce e Ortofrutta Sangari. Ottimo il menù, in cui i piatti di Candiano e quelli di Russo si sono alternati in ritmo e combinazione perfetti.


(Patata siracusana – Elisa Russo)

Due gli antipasti: la patata siracusana di Russo con ripieno di stracciatella e gambero rosso di Mazara con salsa aioli e cimette di tenerumi


(Finto tonno alla stimpirata – Candiano)

e il finto tonno alla stimpirata dello chef Candiano.


(Risotto – Russo)

Due sono stati anche i primi. Il padrone di casa ha preparato un risotto all’estratto di peperone rosso arrostito, gel di limone femminello e clorofilla di basilico


(Corallini risottati – Candiano)

mentre lo chef ospite ha proposto dei corallini di Russello risottati con tenerumi e pistacchio, pomodori confit e battuto di gamberi al limone. L’unico secondo, invece, il trancio di ombrina mediterranea cotta in foglia di limone su vellutata di mais ed emulsione di aglio nero accompagnato da fagiolino mascalese in umido è stato preparato da Elia Russo.


(Valle dell'Irminio – Candiano)

Si ritorna a Vincenzo Candiano col dessert “Valle dell’Irminio”: cremoso di miele ibleo con timo, crumble di mandorle, salsa di latte alla vaniglia e gelato alla carruba.


(Pinuccio La Rosa)

“Abbiamo aderito con gioia al progetto – ha dichiarato a fine cena Pinuccio La Rosa, proprietario della Locanda Don Serafino – perché sono tematiche che abbiamo a cuore. Anche noi e crediamo fortemente che sia importante fare rete tra imprenditori del territorio anche in queste occasioni. Ma vedere l’entusiasmo degli altri commensali, l’atmosfera di gioia nell’arco dell’intera serata e gli occhi felici di Padre Orazio Barbarino, arciprete di Linguaglossa, che provvederà a portare alla famiglia di Liliana il ricavato della serata, sono stati un toccasana anche per noi. Mi sento di dire che stasera siamo noi che ci sentiamo più ricchi”.