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L'iniziativa

Slow Food Sea Land. Si alza il sipario l’8 giugno

29 Maggio 2012

Partiamo dagli avvenimenti futuri: lo Slow Sea Land, il Forum Mediterraneo per la Pesca.

Che si terrà per la prima volta in Sicilia, a Mazara del Vallo, dall’8 al 10 giugno. Ed un occhio al passato con lo Slow food day che ha coinvolto 300 piazze in tutta Italia riscuotendo notevole successo. Mazara sarà protagonista di un evento che coinvolgerà i produttori siciliani, i paesi del Nord Africa e tutte le regioni del Sud Italia. Obiettivo comune, quello della sostenibilità delle tecniche di cattura e delle specie pescate.

Ecco Slow sea land: una tre giorni, dedicata al pescato siciliano ed alle produzioni di maggiore eccellenza dell’agroalimentare dei Paesi del Mediterraneo. L’iniziativa è stata organizzata con la collaborazione dell’Ice (Istituto del commercio estero), del Comune di Mazara e del Distretto produttivo della pesca. Che sono partner perfetti della manifestazione in cui la Regione Sicilia ed il presidio Slow Food promuovono l’interazione culturale dei Paesi che compongono l’universo Mediterraneo per spingerli ad una coscienza comune di cooperazione. Con la convinzione che il Mediterraneo non sia semplicemente una suggestione culturale ma uno spazio destinato a diventare uno dei grandi poli di rinnovamento globale dei prossimi decenni.

L’importanza dell’evento la si evince anche dalla nascita della “Fondazione per la Dieta Mediterranea”, che diventerà la casa ideale delle persone che prenderanno parte all’iniziativa mazarese. La fondazione punta a far diventare la Sicilia come regione centrale nelle relazioni dell’area mediterranea, per tentare di creare una nuova rete di relazioni di politica estera legate esclusivamente all’agroalimentare. A presiedere la fondazione sarà Giorgio Calabrese, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e l’Università degli studi di Torino. Marco Romano sarà il vice-presidente. Mentre saranno coinvolti in prima persona Antonio Bacarella, Fausto Cantarelli, studioso della dieta mediterranea, e Giuseppe Carruba, oncologo esperto del rapporto tra alimentazione e salute. L’accordo con Slow Food ha un doppio significato. Perché non solo punta allo sviluppo del settore agroalimentare siciliano in tutto il bacino del Mediterraneo, ma punta anche ad un nuovo modo di relazionarsi tra i vari paesi che fanno parte di questo accordo.


Daniele Buttignol

“La manifestazione offrirà un’occasione per fare il punto sulle attuali politiche della pesca ed approfondire i rapporti commerciali tra i Governi interessati – ha dichiarato Daniele Buttignol, segretario nazionale di Slow Food – Attraverso convegni, laboratori e degustazioni, la manifestazione racconterà la ricchezza delle tradizioni produttive e delle culture gastronomiche che s’incontrano nel Mediterraneo”
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Pesce, ma non solo. Perché tra gli stand anche i prodotti tipici dei paesi che partecipano all’iniziativa, come vini, oli, dolci, frutta e verdura. Saranno montati nelle vie del centro storico di Mazara appena risistemate. Si potranno gustare i prodotti dello Slow Food, approfondirne la storia e le caratteristiche. Da non mancare l’appuntamento con le “Cucine di strada”, espressione della cultura locale e del gusto non omologato, capace di adattarsi ai caratteri del mangiare moderno conservando le caratteristiche, i gusti e i principi originari. Ci saranno poi i “Laboratori del Gusto”, in cui esperti, produttori e studiosi, si alterneranno in speciali lezioni. Dove la degustazione sarà anche l’occasione per imparare qualcosa di nuovo.

Negli stessi giorni di Slow Sea Land, Mazara del Vallo ospiterà il Consiglio internazionale di Slow Food, l’organismo collegiale di direzione politica dell’associazione, al quale partecipano 40 rappresentanti da 18 Paesi. L’incontro siciliano sarà l’ultimo prima del Congresso internazionale di Slow Food che si terrà dal 25 al 29 ottobre a Torino in concomitanza con Salone del Gusto e Terra Madre.

“L’evento di Mazara è fondamentale perché vogliamo ancora ribadire l’importanza di mangiare il pesce giusto – dice Buttignol -. In Italia si consumano principalmente tonno, pesce spada e salmone. Poca la quantità del pesce azzurro. Riproporremo anche in formato cartaceo la guida “Mangiamoli giusti”, che propone alcune dritte sui pesci da utilizzare in cucina fino ad oggi sconosciuti”. Impossibile non tornare agli slow food day di domenica. “Un evento incredibile che ha coinvolto trecento località italiane – dice Buttignol -. La gente ha avuto la possibilità di assaggiare i nostri prodotti e capire realmente la differenza. Perché la differenza si sente”.

Degustazioni, ma non solo agli eventi dello Slow Food. Anche lezioni e spiegazioni sul perché è importante scegliere bene il cibo che rispetti e tuteli l’ambiente. “Bisogna scegliere con attenzione – spiega Buttignol -. La gente non lo fa perché non conosce alcune verità”. Per produrre un chilo di carne, per esempio, servono 15 mila litri di acqua. “Un numero mostruoso – dice Buttignol -. Sarebbe importante mangiare meno carne rossa, oppure scegliere quella che proviene da allevamenti non intensivi”. O mangiare carni bianche (per produrla servono 4 mila litri di acqua) o legumi (“appena” 3 mila). “Puntiamo molto sulla Sicilia – conclude Buttignol –, una regione che ha il maggior numero di presidi Slow Food, il numero maggiore di quelli su cui stiamo lavorando ed una biodiversità incredibile”.

Giorgio Vaiana