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L'iniziativa

Tony Lo Coco e Claudio Oliveri cucinano per chi è in difficoltà: “Ci rendiamo utili”

30 Marzo 2020
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Mettere tempo e competenze al servizio di chi ha bisogno. A Bagheria, nel palermitano, gli chef Tony Lo Coco, una stella Michelin del ristorante I Pupi e Claudio Oliveri di Oliveri 1964, hanno deciso di cucinare per le famiglie bisognose del loro territorio.

Un modo per dare un aiuto concreto a chi, in queste settimane di chiusura forzata di tutte le attività, si ritrova in gravi difficoltà economiche e non riesce a mettere insieme pranzo e cena. Ma non solo. Una risposta concreta anche all’appello della Caritas locale che, a causa delle restrizioni legate al Coronavirus, è stata costretta a chiudere le cucine, lasciando senza pasti caldi quanti potevano contare solo sull’aiuto dei volontari.  “Con Claudio Oliveri ci siamo chiesti cosa potessimo fare – dice lo chef Lo Coco – e la riposta è stata: cucinare. I nostri ristoranti sono chiusi, è vero, ma possiamo sempre usare le nostre cucine per preparare dei pasti caldi che poi i volontari della Caritas distribuiranno a chi ne ha bisogno. Cose che possiamo fare in sicurezza senza uscire da casa. Il blocco di tutte le attività ha aumentato le sacche di povertà e a Bagheria ci sono famiglie che non hanno nemmeno la possibilità di acquistare una bombola del gas o di pagare la bolletta e quindi, pur ricevendo i pacchi di spesa dai volontari, non possono cucinare. Noi vogliamo dare una mano mettendo a disposizione i nostri strumenti e ciò che sappiamo fare”.

Una decisione, quella degli chef bagheresi, che ha trovato d’accordo la Caritas, ma anche l’Amministrazione comunale e tutti insieme hanno stabilito le modalità di erogazione di questo supporto alle famiglie. “È semplice – aggiunge lo chef de I Pupi – io cucino nella cucina del mio ristorante, Claudio nella sua utilizzando il contenuto dei pacchi spesa che le famiglie non potrebbero usare perché non hanno la possibilità di cuocere il cibo e a loro arrivano a casa, tramite i volontari della Caritas, direttamente i pasti cotti. Una formula semplice che può essere applicata in ogni comune. Anzi – aggiungono gli chef Lo Coco e Oliveri – il nostro appello è a tutti i colleghi che hanno la possibilità di usare le cucine dei loro ristoranti. Fatelo per chi ha bisogno, è un modo concreto di dare una mano in questo momento di grande difficoltà. In tanti pensano giustamente ai pasti per i medici in ospedale, per gli infermieri che fanno un lavoro straordinario ma non dobbiamo dimenticarci di chi non ha nemmeno pochi centesimi per un piatto di pasta”.