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L'iniziativa

Violante Gardini a Wine Moment: “Per fare un grande vino ci vuole tanta testa”

06 Maggio 2020
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“Ho avuto la fortuna di fare un lavoro che nessuno mi ha imposto. Da piccolina essendo una grande romantica giocavo con le barbie, però io come casa per le mie bambole sfruttavo la cantina. Oggi unisco la passione del lavoro che mi piace al fatto di poter viaggiare e stare con persone che amano il vino come me”.

Violante Gardini è stata la protagonista del nostro Wine Moment in compagnia di Federico Latteri. Figlia di Donatella Cinelli Colombini, Violante è la responsabile commerciale delle cantine della madre, Casato Prime Donne a Montalcino e Fattoria del Colle a Trequanda, ma non solo, perché Violante è anche presidente di Agivi, l’associazione giovani imprenditori vinicoli italiani. “Essere insieme, avere la possibilità di divertirsi, di imparare. Da poco abbiamo deciso di metterci accanto ad Assogiovani perché nella nostra associazione ci sono professionalità molto diverse tra loro ma ciò che ci rende forte è quello di unirsi da tutta italia, e non solo”.

Casato Prime Donne a Montalcino è una proprietà di 40 ettari in cui ci sono 17 ettari di vigneto di Sangiovese e la cantina per la vinificazione e la maturazione in botte del Rosso e del Brunello di Montalcino.  “La magia è quella del territorio – spiega Violante – il mio bisnonno è stato uno dei primi ad aver creduto nel progetto Brunello. Già Biondi Santi l’aveva creato, ma la carta vincente è stata unirsi. La magia di Montalcino è quello che hanno fatto prima di noi e che sta a noi portare avanti coccolando il vino. Il vino lo fa la vigna, il vino lo fa natura, noi dobbiamo solo creare il momento giusto per farlo apprezzare al meglio”. Le cantiniere sono tutte donne, enologa compresa, caratteristica unica in Italia che fa di questa cantina una bandiera per l’enologia in rosa. Da qui Prime Donne.

“E’ la nostra bandiera, è la nostra pupilla – dice – è una selezione fatta da donne, amiche di mia mamma, amiche mie. Mamma nel 1998 cercava disperatamente un cantiniere, ma le liste erano lunghe, così preoccupata estese la domanda alle donne. Le arrivarono 9 curriculum. Decise così di creare un team e negli anni hanno saputo portare avanti questo progetto. Quando ci chiedono se vogliamo continuare a lavorare tutte donne rispondiamo di sì, perché per fare un buon vino ci vuole anche la testa”. Nel Sud del Chianti, invece si trova Fattoria del Colle, una fattoria cinquecentesca con una storia antica e una cantina proiettata nel futuro. Gli edifici formano un piccolo borgo, oggi trasformato in abitazioni per vacanze, intorno al quale ci sono oliveti, vigneti e parchi. Nella Fattoria si trovano un ristorante e area benessere con spa. “Mia madre ha voluto mettere all’interno della nostra cantina degli affreschi che raccontassero la storia di Montalcino. – ci ha raccontato Violante – L’unica della famiglia nata a Montalcino sono io, perché i miei sono di Siena. E io ne vado fiera. Quindi quando accogliamo le persone in cantina gli facciamo conoscere anche la storia di Montalcino”.

Giogia Tabbita