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L'intervento

Mai più vino che sa di tappo entro il 2019: “Non è una missione impossibile”

19 Dicembre 2017
Carlos_Santos_amorin Carlos_Santos_amorin


(Carlos Santos)

di Maristella Vita

“Continueremo anche nel 2018 la ricerca per lo sviluppo in ambito tecnologico, con l’obiettivo di eliminare totalmente il problema del “Tca”, il tricloroanisolo, la sostanza che conferisce il cosiddetto sentore di tappo nel vino, entro il 2019”. 

Carlos Santos, Amministratore delegato della portoghese Amorim Cork Italia, il primo produttore di tappi in sughero al mondo, ribadisce l’importanza della quercia da sughero come risorsa primaria per la produzione di chiusure per il vino, e tira le somme di un anno di svolta tecnologica raggiunto grazie alla creazione del primo tappo monopezzo completamente garantito grazie ad un sistema di gastromatografia individuale. Un 2017 felice, dunque, per il gruppo che domina il settore dei tappi e che è impegnato sul fronte della ricerca e sviluppo da tempo con l’obiettivo di sradicare il problema dei problemi, il Tca. Mai più vino che sa di tappo, quindi. “Con l’innovazione che Amorim apporta al mondo enologico – afferma Santos – questa brutta presenza non si incontrerà più grazie alla diffusione di tecnologie in grado di riconoscere se nel tappo è presente una molecola di Tca, con una precisione fino ad uno 0,5 nanogrammi al litro”. L’Ad di Amorim continua raccontando l’impegno sociale del Gruppo, “che si traduce in annuali donazioni alle 35 Onlus che lavorano con noi e raccolgono ogni anno tra 50 e 60 tonnellate di tappi per il riciclo”. Ma lavorare con il sughero significa operare per la ruralità e la qualità ambientale dei territori. “Il valore della quercia da sughero – ribadisce – rimane un patrimonio valoriale del Mediterraneo ed una piantagione è in grado di partecipare positivamente alla prevenzione della desertificazione ambientale e sociale”. Attenzione alla sostenibilità e ricerca di innovazioni dunque si incrociano in Amorim per un buon proposito ribadito per l’anno prossimo: entro il 2019 si eliminerà la possibilità che un tappo in sughero “malato” comprometta un buon vino; nel frattempo l’augurio è quello di riciclare, soprattutto in questo periodo di feste.