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L'intervista

Silvana Ballotta (Business strategies): “Ocm, si poteva fare di più, ma non è tutto da buttare”

15 Maggio 2015
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(Silvana Ballotta)
 

“Sulla nuova Ocm vino Promozione si poteva certamente fare di più, ma non è tutto da buttare se pensiamo che, con questa misura, lo scorso anno la crescita del nostro export nei Paesi terzi è stata di quasi 5 volte superiore rispetto alle vendite nell’Ue”.

Lo ha detto Silvana Ballotta, amministratore delegato di Business Strategies, azienda che cura l’internazionalizzazione di circa 400 aziende vinicole italiane, a commento del nuovo Bando Ocm Promozione, pubblicato dal Ministero delle Politiche Agricole.

“Semplificazione, pluriennalità nella programmazione e modifica degli antichi criteri di premialità dovrebbero oggi riguardare meno elementi quantitativi e più di efficacia qualitativa. Per contro – ha proseguito Ballotta – il tavolo è riuscito a scongiurare delle proposte capestro, come il drastico abbassamento della soglia di budget che avrebbe determinato una ulteriore frammentazione delle domande, oltre a maggiori difficoltà nei controlli e soprattutto avrebbe minato il senso stesso dell’Ocm promozione nel lungo e lento percorso di affermazione del made in Italy enologico in tutto il mondo. Per ora ci teniamo quindi un decreto fotocopia di quello precedente nella consapevolezza e nella speranza di poterlo migliorare già dalla prossima annualità”.

L’analisi di Business Strategies sugli atteggiamenti delle proprie imprese impegnate nell’internazionalizzazione (il campione rappresenta circa il 12% del valore complessivo della misura) evidenzia come nell’ultima programmazione siano sempre gli Stati Uniti il principale Paese destinazione dell’Ocm (63%), seguito a distanza dalla Cina (15%, contro il 25% dell’anno precedente), dal Giappone (9%, dato triplicato rispetto al 2013), Canada (5%), Russia (4%), poi Svizzera e Sud Est Asiatico.

C.d.G.