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L'intervista

Malvasia della Lipari, obiettivo nuovi vigneti. “E la tipologia secca sarà presto nel disciplinare”

24 Luglio 2015
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(Nino Caravaglio, presidente del consorzio Malvasia delle Lipari Doc e del vino Salina Igt)

Dodici soci (su quindici produttori), 80 ettari di vigneti, 50 ettolitri di vini prodotti.

Il consorzio per la tutela del vino malvasia delle Lipari Doc e del vino Salina Igt è ancora un bimbo, ma ha tutta la voglia di crescere.
I soci sono tutti concordi: bisogna osare adesso che il mercato richiede le loro tre tipologie di malvasia (delle Lipari, Secca e Passita), non farsi trovare impreparati e soddisfare le richieste che arrivano. Vinitaly e ProWein sono state vetrine importanti. Tanto che sono arrivate richieste da Germania e Stati Uniti “e non ci si può fare trovare impreparati”, sottolinea il presidente Nino Caravaglio.

Le prime mosse riguardano il disciplinare. Ma ancora prima c’è da sistemare la questione in sospeso con il Ministero, che riconoscerà il Consorzio a breve, anzi a brevissimo. Un primo passo importante per questo consorzio, cominciato quasi per caso e che produceva, come sottolinea lo stesso presidente “Malvasia solo per gli isolani e per gli amici intimi”.

Invece adesso si pensa in grande. Obiettivo: raddoppiare la superficie vitata nel giro di tre, massimo quattro anni, passando dagli attuali 80 ettari a 160. “Abbiamo visto che ci sono tutti i presupposti per farlo – dice Caravaglio -. Al momento l’80 per cento della produzione è a Salina, poi nelle altre con Vulcano subito a seguire. Adesso cercheremo di spalmare la produzione della Malvasia su tutte le Eolie, che sono ormai, anche per il riconoscimento Unesco, una vetrina fondamentale per i nostri vini”.

Ma c’è di più. Perché tra le modifoche del disciplinare è prevista l’uscita della Malvasia liquorosa (con aggiunta di alcol che in realtà non produce nessuno) per inserire la tipologia secca, tra le preferite del mercato. “Cercheremo di coinvolgere tutti i soci in questi programmi di espansione – dice Caravaglio -. Non possiamo perdere un’occasione simile”.

G.V.