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L'intervista

Il “cacciatore di luce” che ferma il tempo: “Il vino è il ritratto perfetto del suo produttore”

06 Gennaio 2016
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(Uno degli scatti di Gio' Martorana)

Gio’ Martorana è un fotografo, o per meglio dire non è uno di quelli che scatta solo delle semplici foto. Gio’ è uno che ama interpretare e attraverso i suoi scatti lascia spazio all’immaginazione e alla sensibilità di chi guarda. Ama la luce naturale, la utilizza come se fosse un inchiostro luminoso. 

Intinge la penna e scrive una fotografia. Palermitano di nascita, milanese e parigino di adozione, vive sempre in viaggio per lavoro. “Non mi stanco mai di fotografare perché amo quello che faccio”, dice il “cacciatore di luce” come lo ha definito William Livingston di National Geographic.
Gli abbiamo chiesto cosa ne pensa del mondo del vino visto che collabora con diverse fra le più prestigiose aziende del settore: “Il mondo del vino è un mondo splendido, affascinante, unisce passato e futuro, esprime un’architettura della qualità e della bellezza a più livelli, dal paesaggio alla vigna, dalla cantina alla bottiglia, racconta le sfide, la passione, la personalità, la visione culturale, il talento del produttore o per meglio dire in un bicchiere di vino c’è il suo ritratto perfetto”.

Passione e talento. Due concetti diversi, quasi opposti. Gio’ li definisce così: “La passione è una cosa bellissima, è uno struggimento d’amore per qualcosa, è un fuoco che porti dentro, ma credo che bisogna fare una distinzione tra passione e talento in quanto tutti possono avere una passione ma il talento è come nascere con gli occhi azzurri, o ce l’hai o non ce l’hai.”
Classe 1960, Gio’ ha iniziato a muovere i primi passi giovanissimo come corrispondente ufficiale dell’agenzia Gamma a Parigi. Fotografo versatile, si occupa alla stessa maniera e con la stessa bravura di moda, life style, pubblicità e ritratto. “Quando ero adolescente mi sono innamorato della fotografia – racconta Gio’- oggi è la mia vita e ne sono felicissimo”.

Decine le collaborazioni di prestigio con magazine internazionali, un consistente numero di libri pubblicati con vari editori fra cui Sellerio, Rizzoli e Mondadori. Ma non solo. Vanta mostre personali a Milano, Parigi, Berlino, Montecarlo, Londra, New York, Los Angeles e Tokyo.
“Mi manca la Sicilia? Certo che mi manca come a tutti siciliani che hanno avuto la fortuna di nascervi. Continuo ad avere uno splendido rapporto con la cultura e la bellezza della mia terra. Spesso utilizzo la Sicilia per ambientare i miei servizi di moda”. E Milano? “È la mia città, mi ha dato tutto, è viva, pulsante, creativa, ogni giorno hai una sollecitazione diversa, Milano è uno di quei posti nel mondo dove succedono le cose”.

C.d.G.