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L'intervista

San Vito lo Capo, tra calo di turisti e cous cous fest: “Ora puntiamo solo sulla qualità”

18 Luglio 2018
Giuseppe-Peraino Giuseppe-Peraino

La nostra intervista al neo-sindaco della cittadina trapanese, Giuseppe Peraino: “C'è un calo di turisti. Almeno il 30 per cento. Vi spiego perché dobbiamo tornare ad occuparci di decoro e vivibilità”


(Giuseppe Peraino)

di Giorgio Vaiana

Il calo di turisti, il decoro della cittadina, l'emergenza rifiuti, la chiusura dell'aeroporto di Birgi. 

Ecco i temi trattati nel corso della nostra chiacchierata con Giuseppe Peraino, tornato sindaco di San Vito Lo Capo in provincia di Trapani (che ha ricevuto il premio Best in Sicily nel 2016 come miglior comune per l'offerta enogastronomica) a distanza di dieci anni (fu primo cittadino dal 1998 al 2008). Peraino è tornato in quella che era stata “casa sua” dopo due lustri  “ed è stato davvero emozionante – racconta il sindaco – ma, devo dire, ho trovato una situazione del comune davvero drammatica. Non lo dico perché devo screditare l'ex sindaco, la campagna elettorale è ormai finita. Parlo dopo aver preso visione di tutto”. Per il sindaco la macchina burocratica è ormai ingolfata: “Tantissime le difficoltà – spiega Peraino – Mancano uffici, funzionari e impiegati comunali per portare avanti i progetti di questa città”. Ma non è solo quello il problema. Perché San Vito sta perdendo turismo: “Sembra strano, ma è così – dice il sindaco – I numeri parlano di un aumento, ma in realtà le cose sono diverse”: San Vito, infatti, ha perso i turisti che soggiornano nella cittadina trapanese. Sono aumentati quelli “mordi e fuggi” che “usano il territorio senza lasciare economia”, dice il sindaco, che precisa: “E' giusto avere anche questo tipo di turismo, ma San Vito deve tornare ad avere qualità, puntare su un certo tipo di turismo. Un turismo che qui si faceva e che si è perso anno dopo anno”. I motivi? Per il sindaco sono da ricercare in una mancanza di lungimiranza e di programmazione: “Nei momenti d'oro si viveva un po' come i messicani, alla giornata. Tutto andava bene e non aveva senso parlare di programma – spiega – Ora le cose sono cambiate e ce ne siamo resi conto tutti. Non è tardi per cambiare, però”. Da affrontare ci sono alcune questioni che sono abbastanza spinose, come l'emergenza rifiuti, il problema differenziata e la chiusura dell'aeroporto Birgi di Trapani. Oltre alla Ztl e alle strisce blu, i parcheggi a pagamento. “La questione principale riguarda il decoro della città – dice il sindaco – San Vito è l'ultimo comune tra quelli della provincia di Trapani per differenziata con il 17 per cento. Produciamo 22 tonnellate di rifiuti al giorno (solo 3 di differenziata), ma ne possiamo portare in discarica solo 10. Abbiamo un accordo con la discarica di Bellolampo a Palermo, ma questo fa lievitare i costi. Dobbiamo spingere per la differeziata. Ci stiamo lavorando”.


(La spiaggia di San Vito Lo Capo)

Capito viabilità. Necessario per il sindaco ripristinare le zone blu e i parcheggi con le navette: “Assurdo che non ci siano più le navette che conducano i turisti dai parcheggi gratuiti fino al centro storico. Come è inconcepibile che le aree utilizzate per i parcheggi erano terreni polverosi e pieni di rovi. I turisti vanno ricevuti nel migliore dei modi. Intanto abbiamo ripristinato la zona a traffico limitato con i nostri agenti della polizia municipale, togliendoli dai nostri servi. Ma è necessario fare chiarezza per la convenzione con la ditta che si occupa della gestione degli stallia pagamento. Non solo per una questione economica, ma anche per l'ordine del traffico”. Sull'aeroporto: “La chiusura di Birgi ha fatto perdere a San Vito il classico turismo fuori stagione, quello tra aprile e maggio e tra ottobre e novembre – dice Peraino – I costi per arrivare qui sono davvero elevati da Palermo, oltre che difficoltosi. E chi sceglieva San Vito a primavera o in autunno, adesso sceglie luoghi più facili da raggiungere. Stiamo lavorando affinché l'aeroporto torni operativo”. 


(Folla per il Cous Cous Fest)

Insomma per il sindaco Peraino, il calo di turisi, che lui stima nel 30 per cento rispetto agli anni passati, è da additare alla mala gestione di questi anni, che hanno fatto perdere appeal alla cittadina trapanese: “La vivibilità di San Vito è andata regredendo – dice – Anche nelle spiagge, piene fino all'inverosimile. Sul mio tavolo ci sono dei progetti che riguardano le concessioni in spiaggia, che modificheremo in tempi brevi. In questi anni c'è stato solo un aumento della quantità dei turisti, senza pensare alla qualità. Ora dobbiamo fare il contrario. Offrire maggiore qualità al turista, anche a discapito dei numeri”. Obiettivo, poi, quello di organizzare eventi molto importanti, come il Cous Cous Fest: “E' nato con me, non ne possiamo fare a meno – dice il primo cittadimo – Un evento che deve continuare a rappresentare la nostra cittadina in Italia e all'estero, ma che va un po' rivisto. Credo che sia necessario che si punti più sull'enogastronomia che sui concerti e la musica. Che devono esserci, per carità, ma bisogna dare all'evento una connotazione un po' più di nicchia”.