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L'intervista

Heinz Beck: “In cucina è obbligatorio non sprecare cibo”

26 Settembre 2018
Heinz_Beck Heinz_Beck


(Heinz Beck)

di Marco Sciarrini, Roma

Incontriamo lo chef stellato Heinz Beck, del ristorante la Pergola del Rome Cavalieri, in occasione della manifestazione taste of Roma, accolto dal pubblico presente come una star di Hollywood, richieste di foto, autografi, selfie, riprese televisive.

Ma nonostante tutto, si è reso disponibile per rispondere alle nostre domande. 

Ma tutte queste richieste di foto e autografi, non le pesano un po'?
“Assolutamente no. Essere tra la gente e vedere felici le persone che incontro mi riempie di gioia”.

Non le sembra che ci sia una sovraesposizione degli chef in tv?
“E’ evidente che se ci sono tante trasmissioni è perché la gente le guarda. Certo ci sono, come in tutte le cose, programmi buoni e meno buoni, ma sono in linea con il proprio target di persone che lo guardano. Ce n'è per tutti”.

Pensa che i programmi tv abbiano aiutato al consumo di prodotti che non si conoscevano abbastanza?
“Penso che più informazione c’è più si riesce ad aiutare i consumi a prescindere dai singoli prodotti”.

Quali sono i suoi prodotti preferiti?
“Sono quelli che si rendono disponibili secondo la stagionalità non ho prodotti preferiti”.

Ma avrà un suo piatto preferito…
“Ebbene sì: pasta pomodoro e parmigiano con eventuale variante pecorino”.

In questi tempi si parla molto della sostenibilità nelle cucine degli chef. Cosa ne pensa?
“E’ un lavoro interessante, sto sviluppando con la Fao un progetto al riguardo applicando i principi di economia circolare, rifiuti alimentari zero, cibo gustoso e salutare, che aiutano a conservare le risorse naturali e a mantenere il ritorno dei clienti. Cannavacciuolo invitava noi colleghi a guardare nel secchio dell’umido. Io credo che il problema non sia ridurre lo spreco, ma non sprecare”.

Qualche suo progetto futuro?
“Sto aprendo a City life Milano “Attimi”, un  bar, bistrot, ristorante, che è il primo indirizzo “casual culinary” a Milano, disegnato per sagomare l’intensità di una cucina stellata sui ritmi quotidiani e il tempo dei suoi clienti, unico punto fermo è l’intensità dell’attimo da vivere da mattina a sera, nei quattro momenti chiave dell’offerta ovvero coffee&around, bistrot, aperitivo e dining, Attimi è un’idea completamente nuova di vivere l’eccellenza alimentare. Sulla stessa scia di quello che ho aperto all'aeroporto di Fiumicino.