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L'intervista

Edoardo Freddi: “Le fiere del vino servono a delineare il vero volto dei consumatori”

04 Ottobre 2022
Edoardo Freddi Edoardo Freddi

di Gianluca Rossetti

Una delle realtà italiane più importanti di export management del vino continua la sua crescita e, dopo aver partecipato a Facim a Maputo (Mozambico) e al ProWine a Singapore, conferma la volontà di portare le eccellenze italiane in Africa e in Asia.

Un fatturato gestito di oltre 75 milioni di euro, +30% il tasso di crescita annuale registrato a partire dal 2012, 28 milioni le bottiglie commercializzate e 43 le cantine in partnership, rappresentate in esclusiva, 100 i Paesi del mondo in cui l’azienda opera, con una distribuzione delle attività che riguarda l’Europa per il 44%, gli Stati Uniti e il Canada per il 28%, l’Asia per il 25%, l’Africa per l’1% e l’Oceania per il 2%: a 10 anni dalla sua fondazione, la Edoardo Freddi International si conferma una realtà unica per il settore enologico italiano nel mondo. “Dal primo giorno ci siamo posti l’obiettivo di essere dei facilitatori per i produttori italiani a livello internazionale: ascoltiamo i mercati e ne anticipiamo le tendenze per poter rispondere in modo puntuale, con tempestività e affidabilità, alle opportunità che si presentano – dichiara Edoardo Freddi – Grazie a un’esperienza decennale che ci ha portato in giro per tutto il mondo, abbiamo maturato un know-how che ci consente di studiare le migliori strategie per valorizzare le eccellenze di ogni partner”.

Questa e tante altre riflessioni abbiamo fatto insieme a Edoardo Freddi in un tavolo creato nel ristorante di Daniel Canzian a Milano. Un’occasione dove il manager, giornalisti ed esperti di settore hanno parlato della grande crescita della sopracitata azienda e ancor di più, del futuro del mondo del vino. Per il prossimo biennio Edoardo Freddi International infatti, punta a un maggiore consolidamento nei Paesi emergenti: in particolare, dopo aver partecipato a Facim a Maputo, principale evento per la promozione e l’integrazione economica del Mozambico, e al ProWine, fiera internazionale asiatica leader nel settore dei vini e dei super alcolici che si svolge a Singapore, l’azienda conferma la volontà di sviluppare maggiormente il business sul mercato africano e su quello del Sud Est asiatico. “Partecipare alle fiere nelle realtà in cui siamo attivi è un modo per delineare il vero volto dei consumatori, approfondendo le loro preferenze e cercando di comprendere le dinamiche di ciascun mercato – spiega Freddi – Inoltre, partecipare di persona agli eventi territoriali permette di creare opportunità di business entrando in contatto con le destinazioni di maggiore interesse”.

Per il mercato africano, che riguarda l’1% delle vendite totali della Edoardo Freddi International, la prospettiva è raddoppiare il fatturato entro fine anno, puntando a sfiorare il 7% nei prossimi 5 anni. I principali interlocutori di Edoardo Freddi International sono Sudafrica, Nigeria, Angola e Mozambico. Il Sudafrica, storico produttore di vino con un background culturale raffinato, guarda a etichette di alta qualità, frutto di una produzione biologica e dalla lunga tradizione. In Nigeria il merito del successo crescente del vino italiano è dovuto a chef e influencer che promuovono il prodotto creando cultura del vino. Infine, Angola e Mozambico, nonostante la forte influenza delle importazioni portoghesi a causa del retaggio coloniale, stanno generando un cospicuo giro d’affari, in particolare riguardo a vini di fascia entry level e media. Sul fronte asiatico, che al momento tocca quota 25%, l’obiettivo è raggiungere il 30% delle vendite entro la fine dell’anno. I primi 4 Paesi, che da soli rappresentano l’95% dei ricavi, sono, in ordine decrescente, Cina, Corea del Sud, Giappone e Vietnam, di cui questi ultimi due, insieme a Indonesia e Thailandia, sono anche quelli che hanno registrato la maggiore crescita nei primi 6 mesi del 2022. A favorire questo sviluppo, una serie di azioni volte a una diffusione customizzata dei prodotti, dalla realizzazione di packaging accattivanti allo studio delle preferenze dei consumatori, fino a campagne di marketing mirate con agenti sul territorio.
Maniacale è l’attenzione che Edoardo e collaboratori prestano alle esigenze di ogni singolo mercato. Gli studi sono affidati a esperti non solo di vini, ma anche dei territori in cui si dovrà concentrare l’export di un prodotto. Una cura dei particolari che ha portato al raggiungimento dei grandi risultati di cui vi abbiamo parlato prima.