Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'intervista

La provocazione di Fud e Bonajuto: “Un danno per il cioccolato di Modica”

21 Agosto 2018
nino_scivoletto nino_scivoletto

La replica del direttore del consorzio Nino Scivoletto al “cioccolato di un paese vicino Ragusa” creato da Andrea Graziano e Pierpaolo Ruta: “Rischia di diventare un clamoroso autogol” 


(Nino Scivoletto)

di Giorgio Vaiana

“La ringraio per la chiamata, ma non vorrei commentare quella che a me sembra una mera operazione di marketing”. 

Inizia così la nostra telefonata con Nino Scivoletto, direttore del consorzio del cioccolato di Modica Igp. Proviamo a raggiungerlo in realtà da qualche giorno, da quando Andrea Graziano di Fud e Pierpaolo Ruta dell'antica Dolceria Bonajuto, hanno presentato il “cioccolato di un paese vicino Ragusa” (ne parlavamo in questo articolo), una sorta di protesta contro quella che i due definivano un'incertezza che rischia di mettere in gravi difficoltà i produttori del cioccolato di Modica. Ma Scivoletto, dopo nostre pressioni, alla fine cede. “Non mi va di mettermi contro né Graziano né Ruta – ci tiene a preciare – ma a questo punto mi preme sottolineare di come l'Igp del cioccolato di Modica non sia ancora del tutto ufficiale”. Ed in effetti Scivoletto ha ragione, visto che ancora la denominazione Cioccolato di Modica Igp non è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale europea. Un passaggio formale e burocratico, visto che non ci sono state opposizioni, ma che ancora deve avvenire. “E' tutto disciplinato – spiega il direttore – stiamo facendo i passaggi corretti e previsti sia dalla comunità europea che dal ministero. L'Igp si concretizzerà nel momento della pubblicazione in Gazzetta. Quindi adesso di cosa stiamo parlando”?

Dopo la pubblicazione, poi, serviranno 20 giorni perchè l'igp entri in vigore ufficialmente. “Servono tutti questi passaggi formali – dice Scivoletto – quindi anche l'affido dei controlli a Csqa diventerà ufficiale non appena saranno compiuti i passaggi necessari. Da quella data, ossia dal passaggio effettivo dei 20 giorni di pubblicazione in Gazzetta, Csqa diventerà ufficialmente organismo di controllo”. Per Scivoletto, dunque, polemiche sterili: “Abiamo avviato delle procedure di interlocuzione con Csqa in via ufficiosa – spiega il direttore – Questo per accelerare i tempi e permettere, al primo giorno utile, ai produttori del cioccolato di Modica di assoggettarsi immediatamente e di richiedere la visita ispettiva per avviare la produzione. Una cosa che abbiamo ritenuto essere a vantaggio di chi produce cioccolato ed ha necessità di presentarsi subito sul mercato”. In pratica, trascorsi i 20 gorni di pubblicazione, il produttore richiederà la visita degli ispettori di Csqa. Dopo la verifica dei laboratori e l'ok, si potrà avviare la produzione ufficiale del cioccolato di Modica Igp. “Appena sarà pubblicato il riconoscimento Igp in Gazzetta definiremo il piano di controlli – dice Scivoletto – e lo porterò personalmente al ministero di Roma per fare in modo che i produttori possano iniziare a lavorare subito. Nel frattempo stiamo anche lavorando sulla questione etichettatura, un aspetto molto importante e delicato. Si sta lavorando a delle soluzioni agevoli per i produttori”. 

Graziano e Ruta hanno poi parlato anche della questione dei “gusti” del cioccolato di Modica: “Appare strano che parli proprio Ruta di gusti, visto che il cioccolato al sale è stata una sua invenzione e tutti glielo riconoscono – dice Scivoletto – Storicamente il cioccolato di Modica veniva fatto alla cannella e alla vaniglia, ma alcune scoperte di qualche tempo fa, raccontano di come questo venisse aromatizzato con il muschio bianco o l'ambra grigia, ossia il vomito delle balene, ormai super prezioso e che viene utilizzato nella cosmetica e nei profumi. Ruta fa riferimento al grande Sciascia. Noi adesso siamo nel 2018. C'è un mercato che chiede determinate cose. Abbiamo avuto la possibilità di inserire tutte le aromatizzazioni che erano consentite ai produttori e lo abbiamo fatto. I prodotti evolvono. Il riferimento preciso a cannella o alla vaniglia contrastava con un mercato che ormai ci conosce da tantissimi anni. Nel disciplinare, approvato in pubblica riunione, e c'era anche Ruta, sono state definite quattro macro-aree di aromatizzazione: le spezie, gli aromi naturali, la frutta e il sale. Ogni produttore scelga come utilizzarli al meglio”. Poi la chiusura: “La provocazione di Graziano e Ruta è stata molto infelice e può diventare un autogol clamoroso – dice Scivoletto – Anche ad Ispica e Scicli producono il cioccolato di Modica. E anche loro mi sembrano “paesi vicino Ragusa”. Insomma è stato creato un brand che può mettere in difficoltà il cioccolato di Modica Igp”.