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L'intervista

Lau Chi Sun, Winenow: su longevità e territorio la Sicilia vanta un primato

23 Aprile 2012

Sui territori della Sicilia è attenta la stampa cinese.

Lau Chi Sun (nella foto), caporedattore di Winenow, tra le riviste di riferimento sul vino del Paese, è venuto in visita a Sicilia en Primeur da Hong Kong, ha incontrato produttori e assaggiato le ultime annate per darne testimonianza ai suoi lettori oramai sempre più conquistati dai vini siciliani.

“La Sicilia sta cominciando ad essere apprezzata. E’ conosciuta, identificata. Se prima si parlava di Toscana adesso lo si fa anche della Sicilia”. Sulla qualità dei vini commenta: “Ci sono etichette molto interessanti, la grande potenzialità dei vini siciliani, difficile da riscontrare altrove, è quella temporale, possono esprimere grandissima qualità nel tempo. I rossi ma anche i bianchi, come il Grillo, del resto l’anima del Marsala. Hanno una struttura sorprendente. E possono conquistare prestigio se si lavora sulla longevità. Per quanto riguarda i rossi, sotto questo punto di vista, non c’è molta differenza con quelli Piemontesi. Certo loro hanno una storia di produzione più lunga rispetto alla Sicilia ma questa li sta raggiungendo”. Sulle nuove annate assaggiate in occasione del tasting organizzato da Assovini Sicilia ha poi aggiunto: “Tutti troppo giovani. Ecco, degustando queste etichette si comprende benissimo questa longevità, per me punto di forza, che caratterizza il vino siciliano”.

Il giornalista conferma l’interesse che sta crescendo in Cina attorno al vino: “Sono molto popolari i grandi marchi come Donnafugata, Duca di Salaparuta. Stanno facendo da apripista e vanno molto bene. Quello che piace è che quest’Isola comunica tante cose attraverso una bottiglia, veicola cibo, paesaggi, architettura e storia. Quale altro territiorio al mondo può esprimere così tanta diversità? Davvero impressionante. Sancisce la forza commerciale della Sicilia. L’unica strada, e la più giusta per avvicinare i consumatori stranieri, è comunicare i territori a 360°. Questa varietà la si sente nel vino. Però bisogna prima di tutto rafforzare il marchio Sicilia e, devo dire, che sto vedendo i produttori cooperare per trasmetterlo. Ne sto avendo dimostrazione proprio a Sicilia en Primeur”. 

C.d.G.