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Olio della settimana

Olio della settimana: And’Olio di Tenuta la Badiola

24 Maggio 2014
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Leccino e Moraiolo.

Vittorio Morettiera ancora bambino quando già lavorava nei cantieri edili, ma essendo una persona intelligente e possedendo le capacità dell’imprenditore di successo, cominciò a costruire case, poi strutture prefabbricate, quindi in legno lamellare, poi opere chiavi in mano, un cantiere per barche e una società che vendesse gli immobili. Nel frattempo dal 1975, quando gli altri vendevano i terreni lui cominciava a comprarli così oggi possiede Bellavista e Contadi Castaldi in Franciacorta, Petra in Toscana, L’Albereta un Relais et Chateaux sul Lago d’Iseo con ristorante di Gualtiero Marchesi ed infine L’Andana Tenuta La Badiola in Maremma. Tutto ed altro sotto il marchio holding di famiglia Terra Moretti.
 
Noi ci limitiamo a parlare di quest’ultima, una tenuta che era appartenuta ai Granduchi di Toscana, che l’avevano valorizzata bonificando le circostanti paludi e trovando una sorgente di acqua pura che chiamarono Acquagiusta. I Moretti l’acquistarono nel 2000 e da bravi costruttori ristrutturarono tutti i fabbricati realizzando un complesso di classe con un hotel, L’Andana, affidato ad Alain Ducasse, con ristorante, campi da golf, piscina e tutto quanto è indispensabile per un turismo di lusso. Nei 500 ettari della Tenuta, 30 sono di vigneti, 10 di oliveti in produzione più altri 20 in fase di ricostituzione delle vecchie piante.


mappa della tenuta 

L’oliveto Badiola è situato tutto nella parte collinare dell’azienda, su terreni poveri e ricchi di scheletro esposti totalmente a sud. L’età delle piante, il clima, l’esposizione ed il terreno creano quindi un insieme di condizioni favorevoli alla produzione di un olio che è espressione sincera della maremma grossetana. Le varietà sono prevalentemente riconducibili al Leccino ed al Moraiolo anche se non è infrequente la presenza di olivi selvatici. Gli ulivi erano già presenti al tempo del Granducato, ma fu alla fine dell’800 che parte della macchia maremmana fu trasformata ad uliveti. Negli anni 50, nel massimo splendore della produzione le piante erano 25.000 e le olive erano molite nel frantoio della Tenuta.

Le cultivar Leccino, che costituisce il 70% dell’azienda, e Moraiolo in Toscana sono quelle più diffuse dopo la Frantoio. Sono coltivate in maniera tradizionale, senza irrigazione. La raccolta si effettua a mano ad ottobre e novembre e subito le olive sono portate in un frantoio sociale a Grosseto. Stoccaggio sotto azoto e senza filtrazione i 1.900 litri di extravergine sono confezionati in originali ed eleganti bottiglie da 750 cl che per la maggior parte prendono la via dell’Europa.

And’Olio al naso è intenso, fruttato, vegetale, impregnato di piante officinali, di arbusti della macchia mediterranea e un poco di carciofo in un bouquet avvolgente e profumato. Al palato arriva con una punta di dolce che è subito travolto da un amaro gradevolmente presente e da un piccante medio e persistente. Olio d’armonia, garbato e abbastanza deciso.
 
Lo abbiniamo ad una bruschetta con pomodorini ciliegino, con minestre di legumi, sul pesce alla griglia, per condire una ribollita, zuppa di pane raffermo e verdura, piatto tipico toscano. La bottiglia, che abbiamo detto è da 750 cl, si trova a 22 euro.

Tenuta La Badiola 
Località Badiola
58043 Castiglione della Pescaia (GR)
tel. 0564 944 919
www.tenutalabadiola.it
www.terramoretti.it

 

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di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino