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Olio della settimana

Olio della settimana: Extravergine di Frantoio Polizzi

17 Maggio 2014
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Nocellara Etnea, Moresca, Tonda Iblea, Carolea, Nocellara del Belice, Nocellara Nostrana.

Luigi Polizzi, in agro di Caltanissetta, possedeva 30 ettari dove in mezzo a tutto c’era anche un uliveto. Anzi per dirlo giusto, come allora succedeva, le piante d’olivo erano marginali, messe nei terreni più difficili, spesso sparse a confine. Nel 1950 nonno Luigi decise di realizzare un frantoio che lavorava in conto terzi con molazze mosse con l’ausilio dell’asino. Nel 54 ne divenne titolare la figlia Michela che se ne occupò assieme al marito Giuseppe Giangreco. Nel 1990 sei ettari in contrada Torretta Inferiore, a sud dell’abitato, vennero piantati con nuovi esemplari delle cultivar suddette. C’era anche un impianto irriguo che però da tempo è stato abbandonato per l’eccesso di calcare nell’acqua preferendo quindi una coltivazione a secco.

Da alcuni anni è il figlio Luigi Giangreco, perito industriale divenuto anche perito agrario, che si cura della campagna e del frantoio che per la maggior parte continua l’attività per terzi. I 6 ettari da anni sono biologici e producono l’extravergine biologico che affianca per circa 3.000 litri gli altri 30.000 ricavati dalle migliori olive che sono vendute dai proprietari al frantoio.  La scelta parte da un’accurata selezione in campo scegliendo le olive sane, ancora appena invaiate, portate alla molitura nella stessa giornata della raccolta. Il 70% della produzione rimane in Italia e accanto alle 2 etichette di extravergine si commercializzano oli aromatizzati, paté e conserve ricoperte chiaramente dall’extravergine e non come spesso si usa con olio di semi.
Delle varie cultivar abbiamo più volte detto, aggiungiamo che la Nostrana è una varietà locale che deriva dalla Nocellara dell’Etna.
 
Il frantoio ha frangitore a martelli  e separatore a due fasi e mezzo, quindi con aggiunta di poca acqua, lo stoccaggio in recipienti di acciaio ricolmi con argon e posti in ambiente condizionato.

Degustandolo l’olio al naso emana note di pomodoro quasi maturo, origano, qualcosa di carciofo e di mandorla in un insieme equilibrato. Al palato si rivela viscoso, denso, con un buon fruttato di oliva mentre l’amaro è in moderata quantità e lieve il piccante.
Dalle analisi, in un’annata particolarmente difficile, risultano i seguenti valori: acidità 0,35; perossidi 5,1; Delta K 0,003; K232 =1,60; K270 = 0,12; Delta K = 0.003 che denotano anche nei numeri l’alta qualità dell’olio ( i limiti sono per i perossidi 12, per il K232: 0,25; per il K270: 0,2; per il Delta K: 0,01)

Un olio quindi delicato, adatto per chi non ama i sentori forti, che si abbina molto bene ai piatti non particolarmente decisi. Quindi lo useremo per cucinare e a crudo su pesce in bianco o marinato, su insalata di pomodoro, su degli spaghetti con salsa di pelati.

Frantoio Polizzi
Via Salvatore Averna, s.n. 
93100 Caltanissetta
tel. 0934 22400 – 338 6104588
info@frantoiopolizzi.it
www.frantoiopolizzi.it

 

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di Gianni Paternò

Rubrica a cura di  Salvo Giusino