Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La curiosità

Le granite dell’enotecario

19 Giugno 2012


Granita alla fragola 

Dove prendere la migliore granita?

Ovviamente in Sicilia, meno ovvio  ordinarla al tavolo di un’enoteca. Di luoghi dove assaggiare le granite più buone sull’Isola ce ne sono tanti (e cronachedigusto.it aveva anche stilato una classifica), ma ecco che in un posto insospettabile, sulle pendici dell’Etna, versante nord, in contrada Solicchiata, frazione di Castiglione di Sicilia, ne assaggiamo una che sembra superare tutte le altre, almeno per quanto riguarda la tipologia frutta.


Cestelli di granite alla fragola, gelsi neri e pesca tabacchiera

Nel territorio del vino che sta facendo innamorare guru e wine lover a tutte le latitudini del globo, la granita alla mandorla e al pistacchio vantano già la nomea di “cosa assolutamente da provare”, se si è da quelle parti. Ma per chi ama i gusti alla frutta, unica tappa obbligatoria è l’enoteca Cave Ox. Può suonare un’affermazione esagerata, invitiamo gli appassionati del genere a constatare di persona. Sandro Dibella, tra gli enotecari più esperti, collezionista di etichette di vino e di annate introvabili altrove, nel suo locale si diletta a farne di tutti i gusti. E’ una delle sue grandi passioni, ci confessa. Lo si capisce al palato, per la loro incredibile bontà, e ancora di più dal sorriso che riempie i suoi occhi quando racconta di questo hobby. Dietro a ciascuna una ricerca maniacale, che inizia con i primi giorni d’estate. Per lui un rituale. Ogni mattina va a fare visita ai fruttivendoli di fiducia e alle botteghe dei paesi vicini. Assaggia, valuta, coinvolge amici che coltivano frutteti per passione.


Sandro Dibella

“La qualità è la cosa più importante – ci spiega con tono rigoroso -. Uso pochissimo zucchero in aggiunta. La granita deve essere profumata prima di tutto, ecco perché scelgo con scrupolo, e deve offrire al gusto la freschezza e la dolcezza del frutto”. Il profumo è ciò che subito sorprende, basta avvicinare la coppa al naso. Il bouquet è davvero intenso. Poi la cucchiaiata conferma ogni aspettativa.

Cantalupo, pesca tabacchiera (il suo forte), gelsi neri, fragoline “francesi” (quelle che coltiva il suo amico apicultore), anguria, fichi, tra questi si potrebbe scegliere il proprio preferito ma sarebbe davvero un peccato, consigliamo “vivamente” di farsi preparare da Dibella dei bicchierini degustazione per passarle ciascuna in rassegna con i sensi. 


Granita alla pesca tabacchiera

Dietro alle granite c’è poi un ingrediente segreto. Abbiamo cercato di estorcerlo ma l’enotecaro ha avuto la meglio nell’interrogatorio. Pensiamo però di averlo intuito, ed è la passione vera che Dibella mette in ogni cosa in cui si cimenta, tanto che la granita laconsidera come una prelibateza da condividere con la comunità, così piuttosto che venderla ama offrirla agli avventori del locale. “Per me è un piacere prepararla ed è un piacere farla assaggiare”. Se alla frutta è la tipologia a cui è più legato, per memoria e per golosità, il cavallo di battaglia ha invece un’anima cubana. Assolutamente da provare la granita al Mojito. Diletto di cui ne va fiero. 

Cave Ox
159, v. Nazionale, frazione  Solicchiata (Castiglione di Sicilia)
95012 Solicchiata (Ct)
tel: 0942 986171, 328 1349683
giorno di chiusura: martedì

M.L.