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La degustazione

Il Super Tuscan che non ti aspetti: Lupicaia mostra tutte le sue potenzialità

16 Novembre 2018
Verticale_lupicaia Verticale_lupicaia

di Marco Sciarrini, Merano

Al Merano Wine Festival si è tenuta una interessante verticale dell’azienda Lupicaia, condotta da Daniela Scrobogna collaboratrice di Bibenda e Docente di Fondazione Italiana Sommelier insieme all’enologo Nicola Vaglini e a Bettina Bertheau responsabile commerciale Europa, Russia e Canada.

L’azienda Castello del Terriccio, del patron Gian Annibale Rossi di Medelana, insiste su una proprietà di 1.700 ettari e produce vini dal 1986. Coltiva le viti del Lupicaia a cordone speronato su 60 ettari a circa 200 metri sul livello del mare, situata sulle colline costiere tra Pisa e Bolgheri e a tre chilometri dal litorale, simbolo dell’azienda è  il sole degli Etruschi.La leggenda vuole che il nome Lupicaia nasca dalla collina dove sono le vigne e che con la luna piena i vigneti illuminati quasi a giorno facevano scorgere in trasparenza i lupi che la frequentavano venendo quindi sorpresi dai cacciatori. Note balsamiche, eucalipto, erbe selvatiche e spezie sono le note e i sentori che questo vino trasmette come un fil rouge in tutte le sue annate. E' un vino rosso corposo, affinato in barrique nuove d'Allier, ricco e strutturato: un vino da invecchiamento e meditazione. Servito idealmente tra 16 e 18 gradi, può essere abbinato a piatti quali carne grigliata, piatti ricchi di funghi, carne con salsa di cioccolata e formaggi stagionati. Al palato è elegantemente equilibrato, complesso.


(Daniela Scrobogna)

La verticale ha visto protagoniste otto annate con questa sequenza

Lupicaia Toscana Rosso Igt 2001
Taglio bordolese con il merlot che fa da stampella  per le annate più fredde. Il 2001 è una grande annata così come il 2004, 2010 e 2015, concentrazione cromatica con colore che vira verso il granato, al naso balsamico con note di eucalipto, ginepro, mirto, in bocca grande equilibrio tra acidità e sapidità, tannini nobili e fini liquirizia, prugna, menta

Lupicaia Toscana Rosso Igt 2004
Ache questa grande annata al naso note di tabacco, grafite, catrame, alloro, in bocca prugna e amarena. L’azienda inserisce da questa annata un 5% di petit verdot

Lupicaia Toscana Rosso Igt 2005
Annata un po' fresca, si rafforza l’idea del Petit Verdot e vendemmia a fine settembre, al naso parte ferrosa ma anche presenza di eucalipto, sigaro, nota balsamica mentolata, prugna. Acidità e sapidità perfettamente bilanciati, grande ampiezza e lunga strada ancora da percorrere

Lupicaia Toscana Rosso Igt 2007
Annata più calda della precedente con maturazione anticipata rispetto alla norma, si allunga la vendemmia all'1 ottobre, al naso speziature, pepe, balsamico, prugna e amarena, tabacco dolce, mirto, alloro, in bocca solidità avvolgente e freschezza. Finale ammandorlato

Lupicaia Toscana Rosso Igt 2009
Annata che vede un cambio in cantina con Nicola Vaglini che subentra al precedente enologo cambiando la filosofia del legno da barrique a tonneaux. Colore porpora sentori di erbe aromatiche da macchia mediterranea, ginepro, liquirizia note balsamiche, tannini che si fanno strada e sono protagonisti come la sapidità

Lupicaia Toscana Rosso Igt 2010
Scompare il merlot aumentando il petit verdot al 10%, non si nota una grande maturazione del tannino a vantaggio di una notevole acidità, al naso note floreali, ciliegia, la nota balsamica che ricorre in tutti gli altri è ancora chiusa, la sua evoluzione è ancora incompiuta, tannini presenti ma asciuganti, pecca solo di gioventù, da mettere a riposo e aprire tra qualche anno

Lupicaia Toscana Rosso Igt 2013
Ritorna il balsamico, tabacco, tannini sovrastanti, matrice sapida ben integrata

Lupicaia Toscana Rosso Igr 2015
Una anteprima assoluta, uscirà l’anno prossimo, molto colorato, olfattivi non ancora espressi, richiami al salmastro iodato, ritorna il sentore di alloro.