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La degustazione

La Barbera Revolution: così questo vino sta convincendo anche i mercati dei più scettici

04 Dicembre 2018
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di Federico Latteri, Nizza Monferrato (At)

Barbera Revolution è la masterclass che conclude i tre giorni di assaggi di Moscato and Barbera Experience 2018. 

Il titolo indica proprio quello che sta recentemente accadendo nel mondo della Barbera d’Asti, una vera e propria rivoluzione che da qualche anno sta portando questo vino, un tempo forse un po’ difficile da bere e da comprendere, su tutti i mercati con etichette che riscuotono successi sempre più prestigiosi. Oggi la Barbera è diventata un rosso di notevole livello grazie al lavoro di chi ha creduto fortemente nelle sue potenzialità. La viva acidità, caratteristica fondamentale che ha sempre diviso il popolo dei degustatori in ammiratori e detrattori, è ancora oggi un tratto distintivo che però, a differenza di quanto spesso accadeva in passato, viene arricchito da complessità, struttura, persistenza e da una componente tannica che spesso risulta fine e molto ben estratta.


(Filippo Mobrici e Karin O'Keefe)

Si tratta di un prodotto di grande versatilità che non resta più confinato al consumo quotidiano locale, ma si rivolge a tutte le tavole del mondo con potenzialità che lasciano intravedere ulteriori miglioramenti. L’area della denominazione Barbera d’Asti, Docg dal 2008 e precedentemente Doc dal 1970, si estende sul territorio di 169 comuni delle province di Asti e Alessandria. Sono poco più di 21 milioni le bottiglie fatte nel 2017, quantità in crescita rispetto ai 19 milioni e 800 mila del 2016. Il Consorzio conta 313 aziende associate e tutela 13 denominazioni dell’area del Monferrato tra le quali la Docg Barbera d’Asti.


Il tasting, fatto al Foro Boario di Nizza Monferrato, è stato condotto da Karin O’Keefe, corrispondente in Italia di Wine Enthusiast, che descrive la Barbera d’Asti come il vino più interessante e con il maggior appeal commerciale. Accanto a lei Filippo Mobrici, presidente del Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, secondo il quale questo vino è il grande testimonial della produzione vitivinicola del Monferrato in grado di conquistare il consenso di tutti. Proprio Wine Enthusiast ha nominato una Barbera il vino più buono del mondo per il 2018. Diciannove i vini degustati, tutti dell’annata 2016, tra i quali 12 con la menzione Superiore. 

Di seguito l’elenco dei vini protagonisti della masterclass:

  • Barbera d’Asti 2016 – Ricossa 
  • Barbera d’Asti 2016 – Garrone Evasio
  • Barbera d’Asti Vigne Vecchie 50 2016 – Viticoltori Associati di Vinchio & Vaglio Serra
  • Barbera d’Asti La Solista 2016 – Caudrina
  • Barbera d’Asti Anno Domini 2016 – Terre Astesane
  • Barbera d’Asti Le Orme 16 Mesi 2016 – Michele Chiarlo
  • Barbera d’Asti Camp du Rouss 2016 – Coppo
  • Barbera d’Asti Superiore 175 Vendemmie 2016 – Family Winery Berta Paolo 1842
  • Barbera d’Asti Superiore Cremosina 2016 – Bersano
  • Barbera d’Asti Superiore Rive 2016 – Araldica Castelvero
  • Barbera d’Asti Superiore Alfiera 2016 – Marchesi Alfieri
  • Barbera d’Asti Superiore Ciresa 2016 – Marenco 
  • Barbera d’Asti Superiore Epico 2016 – Pico Maccario
  • Barbera d’Asti Superiore RossoMora 2016 – Tenuta Bricco San Giorgio
  • Barbera d’Asti Superiore Le Rocchette 2016 – Tenuta Olim Bauda
  • Barbera d’Asti Superiore Sichei 2016 – Franco Roero
  • Barbera d’Asti Superiore Bricco Paradiso 2016 – Tenuta Il Falchetto
  • Barbera d’Asti Superiore Genio 2016 – Gianni Doglia
  • Barbera d’Asti Superiore Passum 2016 – Cascina Castlet