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La degustazione

Le piccole cantine e i giovani (ma già bravi) produttori: quanta qualità all’Only Wine Festival

29 Aprile 2019
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di Marco Sciarrini

Città di Castello ha ospitato la sesta edizione di Only Wine Festival, il Salone Nazionale dei Giovani Produttori e delle piccole Cantine.

La manifestazione è dedicata ai produttori under 40, alle case vinicole con meno di 15 anni di storia e alle cantine fino a 7 ettari, con le migliori 100 piccole cantine selezionati da Ais. Nei palazzi del Centro Storico di Città di Castello si sono tenute degustazioni guidate con i più rinomati e stimati sommelier, aree tematiche ed anche Banchi d’assaggio con degustazioni libere. Due le aree dedicate, una a Only Wine Rosè, l’altra area a Only Wine International, dedicata ad una selezione dei giovani produttori e piccole cantine del mondo, come i vini della Champagne, della Borgogna, della Mosella, della Spagna, della Georgia e della Croazia. Only Wine Festival si è rivelato un format innovativo e vincente ed unico nel suo genere per l’opportunità e la visibilità che i giovani imprenditori hanno. La selezione avviene sulla base dei criteri rigorosi stabiliti dall’Ais, con il supporto in particolare di Ais Umbria e del suo presidente Sandro Camilli. 


(Vini spagnoli)

Anche quest’anno sono stati presenti i più grandi esperti di vino del nostro Paese, come Luca Martini (Migliore Sommelier del Mondo 2013), Roberto Anesi (Miglior Sommelier d’Italia 2017), Maurizio Filippi (Migliore Sommelier d’Italia 2016), Andrea Galanti (Migliore Sommelier d’Italia 2015). La squadra per questa edizione ha potuto contare anche su Francesco Saverio Russo, fondatore e autore di Wine blog roll e Chiara Giannotti, Wine and Food Writer. Uno degli appuntamenti più attesi è stato il monologo del noto giornalista politico, esperto ed appassionato di vino, Andrea Scanzi, con “Il decalogo del buon bevitore”, un monologo pensato in esclusiva per only wine festival, con dieci regole, ora ironiche e ora no, tratte in parte dal suo libro Elogio dell’Invecchiamento scritto nel 2007 e oggi Oscar Mondadori. Il giornalista racconta: “Fino a una decina di anni fa i produttori seguivano la massa. Invece quasi sempre quelli che incontro qui ad Only Wine Festival mi dicono che cercano una strada personale e soggettiva. Questo non vuol dire che tutti i vini sono buoni, però il fatto che al centro di tutto ci sia la volontà di essere finalmente se stessi e di trovare la propria dimensione mi sembra assolutamente positivo”. 


(La consegna del premio ad Andrea Scanzi)

L’ideatore Andrea Castellani: “E' assolutamente positivo il bilancio della manifestazione, siamo contenti di essere riusciti a dare voce ancora una volta alle cantine appena nate o a cantine storiche in cui spesso sono i figli ad aver preso le redini delle aziende, dando loro una nuova anima, ma anche a produzioni internazionali davvero interessanti. Vini autentici, particolari, non scontati, a cui i produttori affiancano sempre più la capacità di comunicarli in prima persona, con uno “storytelling sincero” prima ancora che attraverso i social network e le più moderne piattaforme di comunicazione integrata. Il mio sogno è quello di trasformare l’Only Wine Festival nel Salone Europeo dei Giovani Produttori di Vino”.


(Vini francesi)

Nell’ambito della manifestazione sono stati anche consegnati i premi alle aziende che si sono distinte per capacità innovativa e di comunicazione e per aver rappresentato al meglio lo spirito della manifestazione. Ad aggiudicarseli, “Corte Fusia”, piccola azienda di grande qualità; Michal Clotaire, maestro dell'invecchiamento del Gamay; Nicola di Sipio il premio per la qualità del suo Cerasuolo; Andrea Scanzi per la straordinaria capacità di rendere accessibile il racconto del vino, aprendolo ad una vasta platea di appassionati, attraverso un linguaggio chiaro e a una narrazione intrigante. Tra le masterclass più interessanti, quella sugli “ice wine” condotta da Roberto Anesi; “AAA. Difetti del vino cercasi…ma il vino sempre buono?” una degustazione guidata con Stefano Zaninotto; “Un viaggio alla scoperta del passato dei migliori Château” con Luca Martini (in degustazione Ch Cheval Blanc St. Emilion 1976,Ch Latour Pauillac 1976, Ch Mouton Pauillac 1979, Ch Haut Brion Graves 1975, Ch La Conseillante Pomerol 1979, Ch L'Evangelie Pomerol 1976);  “Il rosato in Italia – Folle scommessa o grande opportunità”?, un vaggio alla scoperta di 12 differenti espressioni di vino Rosato italiano da Nord a Sud con Francesco Saverio Russo; “Storia, territorio ed eccellenza – degustare la leggenda” (in degustazione Selosse Le Bot Du Clos Ambonnay-nv, Clos de Tart 1990, Richebourg Drc 1976, Unico Vega Sicilia Ribera 1982, Ch Margaux 1970, Egon Muller Spatlese 1983); “52 metri sotto il mare”, lo Champagne che affina sui fondali dell'Area Marina Protetta di Portofino tra aneddoti, misteri e curiosità, condotto da Sandro Camilli, presidente Ais Umbria.