Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Trent’anni di Chianti nella verticale di Carpineto: come la Toscana è cambiata

24 Maggio 2019
Antonio_Michael_Zaccheo_Caterina_Sacchet_Paolo_Lauciani Antonio_Michael_Zaccheo_Caterina_Sacchet_Paolo_Lauciani


(Antonio Michael Zaccheo, Caterina Sacchet, Paolo Lauciani)

di Marco Sciarrini, Roma

Interessante verticale di Chianti Classico dell’Azienda Carpineto, dal 2017 al 1990, presso la Fondazione Italiana Sommelier, all’Hotel Rome Cavalieri.

Carpineto è una consolidata azienda vitivinicola toscana, nata nel 1967 e da quando l'azienda fu fondata, ha decuplicato la superficie dei vigneti, passando da 20 a oltre 200 ettari, per oltre 500 chilometri complessivi di filari, articolati su cinque tenute o appodiati: Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano. Alla fine degli anni '60 le famiglie Sacchet e Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il migliore Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una rivoluzione vera per quei tempi. Le due famiglie videro nella Toscana un enorme potenziale dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando le tecniche più all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca. Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Anton Robert Zaccheo, hanno continuato a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenuta su standard molto elevati, con l'obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini, ma anche l'ambiente.

Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l'assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale affermatasi per l'eccellenza dei suoi prodotti e molto ben posizionata all'estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa. Tre linee di produzione e oltre 30 etichette per una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. La verticale ha visto, le ultime annate prodotte dei tre diversi Chianti Classico e l’evoluzione del Chianti Classico Riserva che copre un arco di 25 anni. L’anfitrione nell'excursus è stato Paolo Lauciani, una delle firme più brillanti e “dotta”, della sommellerie e della docenza del vino a Roma, Insieme a lui, il produttore Antonio Michael Zaccheo e l’enologa, giovane donna in forte ascesa, Caterina Sacchet.

I NOSTRI ASSAGGI

Chianti Castaldo 2017
Uve 75% Sangiovese, Canaiolo ed altre varietà di vitigni fino ad un massimo di 25%. Colore rosso rubino al naso fruttato marasca, viola mammola, sentori di sottobosco verde, in bocca piacevolezza dinamica  di fresca beva, tannino soffice, buona acidità.

Chianti Classico 2017
Uve 80% Sangiovese, Canaiolo ed altre varietà a bacca rossa fino al 20%.Rosso rubino, sentori di frutta scura, mora, sentori di muschio, felce, speziatura tabacco, in bocca acidità e tannino ancora scalpitanti sintomo di un percorso evolutivo ancora da compiere.

Chianti Classico Gran Selezione 2015
Sangiovese in purezza. Rosso con appena un accenno granato al naso fruttato, mora frutti di bosco, viola, leggere note di tostatura, nota mentolata sul finale. In bocca tannino opulento, sferzato dalla freschezza con spina dorsale acida, molto persistente.

Chianti Classico Riserva 2015
Minimo 80% Sangiovese, Canaiolo ed altre varietà a bacca rossa fino al 20%. A differenza del precedente lo stile è più tradizionale, con sentori di frutta matura dolce, speziatura di pepe nero, cuoio, tabacco da pipa corteccia, china, in bocca morso tannicocompatto, bella freschezza di base. Corrispondenza gusto olfattiva, chinotto agrume scuro, respiro balsamico di menta e liquirizia.

Chianti Classico Riserva 2007
85% Sangiovese, restante Cannaiolo. Colore granato scuro concentrato, nessuna caduta, esuberanza antociana, sentori di confettura di bosco, humus, corteccia, felce tabacco da pipa. In bocca ancora tanta grinta, con tannino sottile, vibrante e attivo da un punto di vista sensoriale in bocca nota balsami ca e di liquirizia. Coerenza gusto olfattiva.

Chianti Classico Riserva 1995
85 % Sangiovese, restante Canaiolo. Granato con unghia aranciata, al naso pulito privo di sensazioni di maderizzazione ossidate, importante terziarizzazione con fichi secchi, cacao, ruggine, conserva di pomodoro, erbe aromatiche disidratate, corteccia, china, in bocca tannino ancora compatto dice la sua, leggermente astringente, un’acidità agrumata. Ancora persistente.

Chianti Classico Riserva 1993
85 % Sangiovese, restante Canaiolo. Vino un pò spento al naso, sentori di cenere, camino spento, spezie, bacca di ginepro, polvere di caffè crema di liquirizia, prugna disidratata, tabacco Kentucky, in bocca non c’è ossidatura, acidità e tannino un po’ scomposti, con tannino asciugante.

Chianti Classico Riserva 1990
85 % Sangiovese, restante Canaiolo. Affinità con l’annata 1995 cromatica ed olfattiva con sensazioni più rugginose ed ematiche evolute, erbe aromatiche amare, rosmatino secco, timo, carrubba, balsamicità di liquirizia canfora, ceralacca. All’assaggio compattezza del sorso con tannino composto e acidità vibrante, fresco pimpante ed ancora dinamico.