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La degustazione

I 100 anni del Prosecco Nino Franco: da Milano è iniziato il tour-degustazione

03 Ottobre 2019
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(Giuseppe Vaccarini, Primo Franco, Manuele Pirovano)

di Michele Pizzillo, Milano

Un produttore di Prosecco Superiore di Valdobbiadene con alle spalle un’azienda che ha un secolo di vita e decide di organizzare tre masterclass in tre città diverse – Milano, Roma e Pozzuoli -, è la migliore risposta che si potrebbe dare a “quel gruppo di kamikaze” che vorrebbero imporre il rifiuto del nome Prosecco ad un vino che è arrivato a vendere 646 milioni di bottiglie. 

Il nome di questo produttore è Primo Franco che conduce la Nino Franco – è il nome del padre -, azienda emblema del Prosecco di Valdobbiadene Superiore fondata nel 1919 sulle Colline di Valdobbiadene, oggi Patrimonio Unesco. Franco ed Aspi (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana), a Milano hanno presentato il progetto di collaborazione che ha l’obiettivo di far conoscere a professionisti e appassionati in tutta Italia un pezzo della storia del grande vino italiano. Il programma si chiama “Un viaggio attraverso 100 anni di Prosecco”, con masterclass in tre tappe – la prima si è già tenuta a Milano; la prossime sono in programma il 7 ottobre a Roma e il 18 novembre a Pozzuoli – con degustazioni guidate dai sommelier Aspi Manuele Pirovano (a Milano) e Gennaro Buono (a Roma e Pozzuoli), diverse etichette di Nino Franco – di cui due proposte in tre annate per comprendere appieno la capacità evolutiva del Prosecco -, per un totale di 8 vini.

Alla masterclass milanese (e si ripeterà a Roma), a raccontare le produzioni e la storia dell’azienda è stato proprio Primo Franco, che attualizzando tecnologia e metodi di lavoro, ha conferito all’azienda l’impostazione moderna che la distingue oggi, a 100 anni dalla sua fondazione; a Pozzuoli, invece, sarà sostituito dalla figlia Silvia che affianca Primo in tutte le scelte produttive, strategiche e commerciali. Padre e figlia, sono soliti affermare che “il nostro è un marchio riconosciuto per la sua forte personalità. Un risultato raggiunto grazie alla determinazione messa in quell’ascesa graduale verso la qualità in ogni fase del processo produttivo, a partire dalla scelta delle uve provenienti dai vigneti nella zona Docg del Prosecco di Valdobbiadene. Piccolissime parcelle di territorio capaci di dimostrare la dignità del Prosecco che ritengo essere la migliore espressione di queste colline e che, proprio nell’anno del nostro Centenario, sono state riconosciute dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Nonostante i riflettori mondiali, c’è ancora molto bisogno di fare cultura, per questo sono felice di avviare la collaborazione con Aspi e di raccontare la storia della mia famiglia, della mia terra e del mio vino ai sommelier e agli appassionati in tutta Italia”. A rispondere a Franco, a Milano, ci ha pensato il presidente di Aspi, Giuseppe Vaccarini, mettendo in evidenza che “uno dei principali obiettivi di Aspi è di affermare e promuovere i valori della professionalità e della cultura del vino e delle bevande insiti nella tradizione italiana. Valori che ogni sommelier trasmette ai commensali seduti alle tavole di tutto il mondo. Per questo ringraziamo Primo Franco per dare, tanto ai nostri sommelier, quanto al pubblico di appassionati che vorrà unirsi a noi, l’opportunità di un racconto in prima persona di un’azienda centenaria che ha scritto un capitolo fondamentale della storia del vino italiano”.

Questi i Prosecco che abbiamo degustato a Milano, accompagnati dalle parole di Franco e guidati dal sommelier Manuele Pirovano, per comprendere la capacità evolutiva di questo straordinario vino: 

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Vigneto della Riva di San Floriano 2018

Vino che si presenta con un bel colore giallo paglierino; perlage fine e persistente; un complesso bouquet di frutta, glicine e fiori d'arancio; che in bocca è fresco, con buona acidità e un’ottima struttura che ne fanno vino adatto come aperitivo e perfetto a tutto pasto. 

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Nodi 2017

Perlage fine e persistente, bouquet floreale, con profumi di glicine e una bella spalla fruttata. In bocca è intenso, vellutato, con un sentore di pesca e frutta a pasta bianca, tutto sostenuto da una buona acidità e da una piacevole nota sapida nel finale.

Grave di Stecca Brut 2008
Prodotto da uve provenienti dal vigneto omonimo e si presenta con un colore giallo paglierino chiaro, bollicine fini ed eleganti. Complessi i profumi tra frutta matura, erbe aromatiche, salvia e una nuance di mandorla tostata. All'assaggio è secco, con una spiccata nota minerale ma cremoso, rotondo e setoso. Le annate degustate, 2007 e 2008, offrono caratteristiche abbastanza simili, tranne il tocco di mandorla tostata più accentuata nel primo vino.

Grave di Stecca brut 2014

Annata incubo la definisce Primo Franco però il vino ottenuto da uve di una vecchia vigna, rivela profumi eleganti che richiamano albicocca e note agrumate. In bocca è fresco, soffice, delicato, con una bella spalla acida oltre ad avere una bella bevibilità.

Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Primo Franco 2018

Si potrebbe definire vino di struttura nobile con il suo colore giallo paglierino limpido; profumo intenso di frutta come mela e pera e sentori di agrume dolce. In bocca è vino morbido, con sentori di frutta esotica, mela matura e mandorla. 

 

Prosecco di Valdobbiadene DOC Primo Franco 2000

Le caratteristiche del Prosecco di qualità ci sono tutte, anche se l’annata 2000 è stata caratterizzata da una forte siccità. Che sia un vino abbastanza datato si nota già dal colore, meno carico del solito ma anche dai profumi abbastanza tenue. In bocca le note floreali hanno il sopravvento su quelle fruttate, però si avverte una nota di freschezza, accompagnata da una leggera affumicatura che ricorda le note fini di molti champagne invecchiati.

 

Michele Pizzillo