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La degustazione

Grandi Langhe 2020, quanta qualità nei calici – I nostri assaggi-2

08 Febbraio 2020
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di Federico Latteri

Continua, oggi, l'elenco degli assaggi che ci hanno stupito a Grandi Langhe, la grande manifestazione che si è tenuta ad Alba in provincia di Cueo (leggi qui >la prima parte).

Castello di Neive
Il Barbaresco Docg Riserva Albesani Santo Stefano 2015 presenta un naso variegato in cui sono evidenti le note balsamiche. Segue un sorso potente e lunghissimo, provvisto di tannini importanti. Evolverà per molti anni. Più aperto il Barbaresco Docg Gallina 2017, intensamente profumato e sapido in chiusura. 

Figli Luigi Oddero
Profondo, floreale, fresco, fine e lineare il Barolo Docg Vigna Rionda 2014, un vino buonissimo che ci fa comprendere l'importanza di una grande vigna e di un lavoro attento per ottenere risultati di un certo livello in annate complesse e impegnative come la 2014. Ben fatti anche il Barolo Docg Rocche Rivera 2016, nitido, equilibrato e provvisto di tannini fitti e levigati e il Barbaresco Docg Rombone 2017 che si distingue per slancio ed energia.

Giovanni Rosso
Pulizia, precisione e perfetta tessitura tannica sono gli elementi che riscontriamo nei vini di questa azienda, tutti di notevole qualità. Il Barolo Docg Cerretta 2016 presenta un naso composito, giocato tra i sentori floreali, la frutta e le spezie. E' molto fresco, ben strutturato e equilibrato. Scuro, leggermente meno espressivo, con tannini più compatti, ma sempre fine il Barolo Docg Serra 2016. Carattere floreale e finale salino con note di liquirizia per il Langhe Doc Nebbiolo Ester Canale Rosso 2017, ottenuto dalle viti giovani di Vigna Rionda.

Giulia Negri – Serradenari
Il Barolo Docg Marassio 2016 è fatto con uve di un vigneto situato a circa 520 metri sul livello del mare su un suolo ricco di calcare nel cru Serradenari di La Morra. E' elegante, etereo, teso, dinamico e ben articolato. Imperdibile, soprattutto per gli amanti dei vini dal carattere verticale. Molto buono anche il Barolo Docg Serradenari 2016, con viola, rabarbaro, china e tannini fitti e fini. 

Giuseppe Cortese
Il Barbaresco Docg Riserva Rabajà 2013 è un grande vino, sicuramente uno dei riferimenti per la denominazione. Ha un naso complesso fatto di profumi floreali che si fondono perfettamente con piacevoli note mentolate. Al palato è esemplare per integrità, incisività, progressione e intensità gustativa. Potente senza essere mai pesante, è destinato ad una lunghissima vita.  Composto, equilibrato e completo il Barbaresco Docg Rabajà 2017. Molto ben fatta la Barbera d'Alba Doc Morassina 2016, dotata di viva acidità, slancio e succosità.

Marengo Mario
Ricco di personalità il Barolo Docg Bricco della Viole 2016. E' ammaliante al naso con un mosaico di spezie che arricchisce le armoniose note floreali. Il sorso è teso, vellutato e molto lungo. Da provare senza indugi.  

Monchiero Carbone
Interessanti il Roero Docg Sru 2017 e il Roero Docg Riserva Printi 2016, due vini che, al di là delle differenze dovute alle diverse annate, mostrano le peculiarità di due aree differenti. Il primo, proveniente da vigneti piantati su terreni prevalentemente sabbiosi, è fresco e levigato con il naso e il palato dominati da note tendenzialmente dolci di frutta rossa e prugna. Il secondo, da vigne su suoli più argillosi, è robusto, maggiormente strutturato e più profondo.  

Poderi Colla
Il Barolo Docg Bussia Dardi Le Rose 2015 si esprime bene già adesso, pur avendo ottime potenzialità evolutive. Mostra uno stile sobrio e preciso con ampiezza, eleganza, progressione e tannini compatti e ben smussati.  

Ratti
Il Barolo Docg Rocche dell'Annunziata 2016 ha un profilo classico, elegante e balsamico. E' dritto, lineare e molto persistente. Robusti al punto giusto e ben smussati i tannini. Da seguire negli anni. Estremamente giovane il Barolo Docg Conca 2016 con sentori di liquirizia, acidità vibrante e tannini energici.

Rizzi
Importante, multidimensionale e ben articolato il Barbaresco Docg Riserva Rizzi Vigna Boito 2015. Offre profumi nitidi, precisi e un gusto pieno con tannini vellutati e grande persistenza. Consigliatissimi anche il Barbaresco Docg Nervo 2017, fresco e speziato e il Barbaresco Docg Pajorè 2017, complesso e strutturato. 

Rocche Costamagna
Barolo Docg Riserva Rocche dell'Annunziata Bricco Francesco 2013: fatto con uve provenienti dalla parte più alta della collina, viene maturato 36 mesi in botte grande di rovere di Slavonia e poi affinato 2 anni in bottiglia. Profumi di rosa appassita, frutta rossa e una nota mentolata precedono un sorso morbido, setoso, intenso e lungo.  

San Fereolo
Ottimo il Dogliani Superiore Docg San Fereolo 2013, rosso che viene messo in commercio dopo 3 anni di maturazione in tini di rovere da 50 ettolitri e un lunghissimo affinamento in bottiglia. E' intenso e ampio all'olfatto con profumi nitidi di visciola sotto spirito e piccoli frutti. In bocca è molto fresco, strutturato, succoso e decisamente persistente. Il gusto si caratterizza per presenza e integrità di frutto.

Scarpa
Classicismo ed eleganza sono i tratti distintivi dei prodotti di questa cantina, etichette fatte per sfidare il tempo e concedersi lentamente. Il Barbaresco Docg Tettineive 2016 è delicato al naso, molto fresco, dinamico e giustamente tannico, mentre il Barolo Docg Tettimorra 2015 è scuro, nobilmente austero e robusto.

Segnaliamo anche altri vini che ci sono piaciuti: Barolo Docg Monvigliero 2016 e Barolo Docg Castello 2016 di ArnaldoRivera, Barbaresco Docg Asili 2016 e Barbaresco Docg Rabajà 2016 di Cascina Luisin, Barbaresco Docg Riserva Campo Quadro 2012 di Punset, Verduno Pelaverga Doc Basadone 2018 di Castello di Verduno, Barolo Docg Prapò 2015 di Davide Fregonese – Bugia Nen, i due Barolo Docg di Fontanafredda con lo storico marchio Casa E. di Mirafiore, il Lazzarito e il Paiagallo, entrambi 2016, il Barolo Docg Riserva del comune di Monforte d'Alba Milenovecento48 2014 di Josetta Saffirio e i tre Roero Docg Riserva di Malvirà: Mombeltramo 2012, Renesio 2010 e Trinità 2009.